Mappa, mai più ristorante arriva il mega-parcheggio

Lavori iniziati: svanisce il sogno di Franco Ruzza di riaprire la storica tavola calda E si fa strada l’idea del sindaco di togliere le auto da piazza Insurrezione
PD 29/07/02 G.M. GRATTACIELO LARGO EUROPA. SI NOTI L'ALTEZZA DALLE MACCHINE SOTTOSTANTI . (SALMASO)
PD 29/07/02 G.M. GRATTACIELO LARGO EUROPA. SI NOTI L'ALTEZZA DALLE MACCHINE SOTTOSTANTI . (SALMASO)

Finisce per sempre il sogno di Franco Ruzza di riaprire l’ex ristorante-self service Mappa di via Matteotti, sotto il grattacielo Europa, di proprietà dei Pagnan. L’ex locale pubblico, aperto il 26 settembre 1963 e chiuso il 30 maggio del 2000, diventerà un’autorimessa, capace di contenere 80 posti auto. I lavori sono già iniziati e termineranno tra pochi mesi. La società che sta realizzando l’intervento, l’impresa Costruire Insieme, è la Clodia spa su progetto di Luca Fanton e Massimo Zanella. Ma la nota più importante di questa vicenda è che, a questo punto, si dice addio per sempre al secondo self service aperto in Italia subito dopo quello di Bologna, gestito anche dalla cooperativa Camst, in via Ugo Bassi. «Sono venuto a conoscenza della notizia poche settimane fa» spiega Franco Ruzza, ancora oggi titolare del laboratorio-catering a Caselle di Selvazzano, in via Parini 1 e dello snack bar in via Trieste, «pensare che solo pochi mesi fa mi ero recato, per l’ennesima volta, dalla proprietà per cercare di riaffittare gli stessi locali gestiti sino a 16 anni fa. Ma il prezzo era ancora troppo alto. Peccato. La Mappa (acronimo per Miola, Aggio, Ponzetti, Pelà e Artusi, ossia dei primi cinque soci), per 37 anni è stato uno dei ristoranti più frequentati della città. Io sono entrato in società nel 1975. Negli anni ’80 i coperti erano 600 sia a pranzo che a cena e i dipendenti una ventina. I nostri clienti abituali erano quasi tutti gli impiegati delle banche del centro (in primis del Banco di Roma), tanti professionisti degli studi intorno a Largo Europa, i dipendenti delle Poste, dell’Inps e dell’Inail e anche numerosi forestieri di passaggio per Padova. Hanno mangiato alla Mappa anche Pippo Baudo, Angelo Ferro, l’ex presidente del Calcio Padova, Pollazzi, Settimo Gottardo, Paolo Giaretta, Flavio Zanonato, Mario Liccardo, Alberto Cartia e quasi tutti gli assessori, che si sono avvicendati a Palazzo Moroni dal 1963 al 2000».

Il nuovo progetto che sta prendendo forma all’ex Mappa apre la strada, di fatto, a quanto annunciato qualche mese fa dal sindaco Massimo Bitonci, ovvero l’ipotesi di riconsegnare alla città piazza Insurrezione, creando una sorta di Covent Garden londinese, facendo ovviamente sparire le auto. Gli ottanta stalli previsti sotto il grattacielo Europa potrebbero, quindi, creare le condizioni migliori perché il disegno del primo cittadino possa diventare realtà.

Felice Paduano

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