Marangon e Paggiaro in corsa da soli Caccia ai voti senza apparentamenti

VIGONZA. Nessun accordo per il ballottaggio di domenica: Innocente Stefano Marangon e Cesare Paggiaro correranno entrambi da soli. Damiano Gottardello, sostenuto da Lega, FI e Civica Gottardello, ha...
BELLUCO - FOTOPIRAN - VIGONZA - CONFRONTO CANDIDATI.paggiaro
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VIGONZA. Nessun accordo per il ballottaggio di domenica: Innocente Stefano Marangon e Cesare Paggiaro correranno entrambi da soli. Damiano Gottardello, sostenuto da Lega, FI e Civica Gottardello, ha scelto di non apparentarsi; stessa decisione da parte di Sandro Benato che però darà indicazioni di voto. Per il Movimento 5 Stelle si tratta di una linea ben precisa. Ora la boccia passa agli elettori che l’11 giugno avevano votato per gli esclusi. «Prendiamo il mancato accordo con Gottardello come un fatto che va nella stessa linea che avevamo indicato», dice Marangon, «noi guardiamo all’elettorato e ci adopereremo affinchè i nostri elettori tornino a votare per avere una percentuale più alta di quella che abbiamo avuto al primo turno considerato che, in linea teorica, gli altri elettori non saranno propensi a tornare al seggio. Poi lavoreremo per persuadere chi non ci ha votato perché riteniamo essere più super partes ed equidistanti dai partiti». Ma Gottardello e Benato non hanno stretto l’accordo neppure con Paggiaro. «Penso che non ci sia stata da parte di nessuno degli esclusi un’ansia di necessità di andare al comando perché erano proposte alternative alla loro», sostiene Paggiaro. «Non si sono alleati con Marangon perché si presentava come la continuità e sarebbe stato un accordo contro natura. E non si sono alleati con noi semplicemente per i simboli di partito che contraddistinguono sia me che Gottardello. L’ostacolo è stato unicamente nel logo, non certo nei nomi. Una questione di filosofia e non di pratica. La Lega non avrebbe avuto problemi ad appoggiare me perché la sinistra occulta del PD sta in realtà con Marangon. Se non l’ha fatto è solo per una questione formale, nel caso del mio avversario è sostanziale perché la distanza che lo separa dalla Lega è enorme».


Il pacchetto di voti in libertà, però, è elevato: 4.429 persone dovranno fare una “seconda scelta” diversa dalla prima che per loro era evidentemente la migliore. «La più convincente siamo noi, siamo i precursori dei 5 Stelle, con loro condividiamo la partecipazione e nel programma puntiamo sulla consulta dei giovani, del lavoro, delle associazioni», dice Marangon. «Adesso non c’è più l’establishment dei simboli e dei partiti, adesso si valuta la persona. E io mi propongo come la persona che farà un patto con i cittadini, che darà dignità anche alle periferie. Ai delusi del primo turno che, investite di un senso pratico andranno a votare, chiedo se vogliono un cambiamento. Io lo propongo», afferma Paggiaro.


Giusy Andreoli


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