Maritan, vent'anni per le calzature
Dal «cubo» di Vigonza lo studio del design: «Punto alla perfezione creativa»

ANDRÈ MARITAN DESIGNER. Il titolare dell’impresa di Vigonza che esternamente ha la forma di un cubo, come si nota nella foto a destra; a sinistra, alcuni modelli che mostrano come nascono le scarpe e prendono pian piano forma le calzature più famose L’azienda si è sviluppata anche in Medio Oriente
PADOVA.
«Non mi fermo un attimo, perché ho un chiodo fisso: puntare alla perfezione e alla ricerca della qualità creativa nel design del pianeta della calzatura. Perché la scarpa è un'opera d'arte immersa in uno spazio ristretto, e racchiude una serie infinita di ricerche di stile e di valutazioni». André Maritan, classe 1971, ha fatto di questa filosofia la
mission
della sua azienda.
Ossia la André Maritan Designer, che proprio quest'anno celebra i 20 anni di attività e presenza sul mercato italiano e internazionale del Sistema Moda legato alla calzatura, sia per uomo che per donna. Dal suo quartier generale, un avveniristico cubo nero di oltre 6.000 metri quadri di superficie interna situato nel cuore dell'area artigianale di Vigonza, in un crocevia strategico dal punto di vista logistico, André Maritan sta portando la propria attività ai vertici mondiali del design della calzatura, mettendosi al servizio delle aziende più prestigiose di tutto il mondo per creare prodotti in grado di calzare ogni stile. «Entro fine anno apriremo una filiale commerciale a Shanghai, in Cina. Solo così, aprendo gli orizzonti al mondo, si combatte la crisi e si esce dal tunnel».
Maritan, com'è nata la sua avventura?
«Per me è stato come innamorarsi per la prima volta. Creare nuove forme di calzature mi ha sempre dato un'emozione immensa, sin da ragazzo. Avevo appena 20 anni quando mi sono tuffato in questo mondo, ma avevo già incamerato esperienza andando a lavorare nelle fabbriche di scarpe della Riviera del Brenta non appena potevo, nel dopo-scuola. Mi piace l'idea di regalare emozioni alle donne creando oggetti bellissimi per valorizzarle ogni giorno. Del resto, non dimentichiamoci che le calzature sono gli oggetti che le donne desiderano di più».
Lei è un vero
self made man,
ma perché proprio la scelta del design calzaturiero?
«Sicuramente l'area in cui ho sempre vissuto, cioè la Riviera del Brenta, mi ha trasmesso questa passione. Sin da quando ero adolescente mi sbizzarrivo a disegnare modelli di calzature sui miei quaderni di scuola e, nonostante allora il mio attuale successo sembrasse un sogno irraggiungibile, quest'inclinazione naturale assieme al duro lavoro e a una volontà di ferro, mi hanno portato a costruire negli anni la André Maritan».
Dai campi incolti a questo cubo nero...
«Nel 2008, quando ho costruito questa sede, tutta l'area era completamente incolta. La mia visione era quella di creare un polo del design che fosse geograficamente distaccato, ma non troppo, rispetto alla naturale lingua calzaturiera della Riviera, ed ero certo che anche questa zona si sarebbe sviluppata a livello industriale. Questo cubo è un biglietto da visita di grande impatto per chiunque lo visiti. E' fondamentale l'architettura per trasmettere ai nostri clienti da un lato la creatività necessaria per questo lavoro».
In cosa siete specializzati?
«Da vent'anni ormai siamo affermati nel design di calzature, dal comfort al fashion, dal prodotto di massa al lusso. Disegniamo e realizziamo prototipi di calzature che poi vengono messi sul mercato un anno e mezzo più tardi. Insomma, anticipiamo le mode e le tendenze. Ma sa qual è il segreto?»
Dica, dica...
«I nostri prodotti hanno tutti un'anima. E' questa la mission che sta alla base del nostro lavoro quando pensiamo a una nuova collezione: realizzare, prima di tutto, prodotti capaci di trasmettere risultati tangibili. E solo attraverso la minuziosa ricerca del particolare riusciamo a interpretare i desideri dei nostri clienti. La progettazione di una calzatura presuppone esperienza, know-how e passione, ma anche procedure, ordine, puntualità nell'esecuzione delle varie fasi di lavoro per garantire al cliente un servizio preciso ed impeccabile».
Quali sono i vostri principali clienti?
«C'è un segreto professionale e certi marchi sono top secret. Ma fra i nostri clienti ci sono Furla, Mephisto, Crocs, Dr Scholl. Inoltre collaboriamo da anni con grossi gruppi americani che immettono sul mercato milioni di paia di scarpe».
La crisi economica si sta facendo sentire.
Sarebbe sciocco negare il contrario. Gli ultimi 3 anni sono stati davvero duri, ma siamo riusciti a cogliere le opportunità di sviluppo grazie soprattutto a un'organizzazione commerciale efficace e dinamica, che ci ha portato ad espanderci soprattutto all'interno di quei mercati emergenti, quali la Cina e gli Emirati Arabi, e a un'oculata gestione amministrativa, che ci ha aiutato a gestire le nostre risorse senza sprechi. Questo ci ha permesso non solo di crescere a livello di fatturato, con un 20% in più nel 2010 rispetto al 2009, ma anche di aprire le nostre porte a nuove assunzioni».
Intanto la politica continua a non aiutare il mondo delle imprese.
«Noi imprenditori ci sentiamo sempre più soli, soprattutto qui a Nordest».
Fra qualche mese vi espandete in Cina, vero?
«Sì. Entro fine anno apriremo una sede commerciale a Shanghai. Sono convinto che l'internazionalizzazione sia la ricetta per combattere la crisi economica e conquistare nuovi mercati. E' un passo strategico per realizzare il mio sogno: far diventare la André Maritan Designer una multinazionale del design, aprendo nuove sedi e filiali nei principali poli del fashion business, dall'Estremo Oriente all'America». Ben più di un sogno.
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