Maschio Gaspardo, due nuovi manager a inizio giugno

CAMPODARSEGO. Due nuovi manager per la gestione del colosso Maschio Gaspardo di Campodarsego, leader mondiale nella produzione di attrezzature agricole. Il gruppo ha annunciato a inizio giugno la nomina di Massimo Bordi come nuovo amministratore delegato e Paolo Bettin in qualità di Chief Financial Officer (Cfo).
Una doppia nomina con cui la famiglia Maschio, che rimane comunque azionista di maggioranza del Gruppo, ha voluto affidare la gestione di un’impresa che negli ultimi anni ha raddoppiato dipendenti - oggi sono circa 2000 - e fatturato – 324 milioni di euro nel 2014 – a due manager di grande esperienza del settore.
Un cambio anche generazionale nel management del Gruppo di cui Egidio Maschio e il fratello Giorgio erano rimasti presidente e vice presidente.
Massimo Bordi, ingegnere meccanico, ha iniziato la sua carriera nel 1978 alla Ducati dove è rimasto fino al 2000, ricoprendo il ruolo di direttore tecnico e poi direttore generale. Dal 2001 al 2010 è stato amministratore delegato di Same Deutz-Fahr, multinazionale del settore dei trattori e delle macchine agricole, dove ha gestito con successo il processo di crescita e di internazionalizzazione. Nello stesso periodo è stato nel Supervisory Board di Deutz AG, società tedesca quotata alla borsa di Francoforte. Dal 2010 al 2013 è stato chiamato come vicepresidente operativo in MV Agusta per gestire la ristrutturazione della società.
Paolo Bettin vanta un’esperienza trentennale nell’ambito finanziario e della revisione aziendale in PricewaterhouseCoopers, in Elettronica Industriale nel ruolo di Group Cfo, nel Gruppo Stabila/Deroma e nel Gruppo Carraro di Padova, dove è stato prima come Group Controller poi nel ruolo di Supervisor Foreign Finance Areas. Il Gruppo Maschio Gaspardo, nato nel 1964, ha vissuto negli ultimi anni un enorme sviluppo internazionale che lo ha portato al primo posto in Italia e tra i primi produttori al mondo nel settore delle attrezzature agricole. In particolare, tra il 2009 e il 2014 ha più che raddoppiato il fatturato passando da 118 milioni di euro del 2009 ai 324 milioni di euro del 2014, con un tasso annuale di crescita di oltre il 22%. E non ha dovuto aspettare gli effetti del Jobs Act per aumentare i dipendenti, passati da mille a quasi duemila. Sempre negli ultimi anni ha avviato tre nuovi stabilimenti produttivi, a Portogruaro nel veneziano, in India e in Cina e ha acquisito tre importanti aziende italiane (Unigreen, Finotto e Feraboli).
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