Auto finisce nel fosso e si impantana, anziana trovata morta dopo una notte all’addiaccio

La scoperta della tragedia lunedì 17 febbraio in via Bellini a Maserà di Padova, l’incidente risale alla serata di domenica. La vittima è una donna di 79 anni, deceduta per un malore o per il freddo

Alessandro Cesarato
Lorenzina Vezú trovata morta dopo l'incidente
Lorenzina Vezú trovata morta dopo l'incidente

È stata ritrovata senza vita, prigioniera all’interno dell’abitacolo della propria auto finita in un fossato a causa di una manovra errata.

Lorenzina Vezù, una donna di 79 anni residente a Ponte San Nicolò, ha trascorso un’intera notte a fare i conti con le basse temperature, che potrebbero aver portato all’assideramento. Non si esclude che possa essere disposto un esame autoptico per accertare le cause del decesso.

Ieri mattina i carabinieri hanno ricevuto la segnalazione di un veicolo impantanato in un fossato di via Bellini, ai confini con la frazione di Lion di Albignasego.

Si tratta di una strada secondaria, dove la striscia d’asfalto si interrompe per proseguire con uno sterrato tra le campagne, e il passaggio dei mezzi è interdetto da paletti metallici. Nel tardo pomeriggio di domenica, la donna, non potendo proseguire e cercando di invertire la marcia, avrebbe inserito la retromarcia, scivolando però nel fossato che costeggia la carreggiata. Non si può escludere che possa essere stata colpita da un malore.

Fatto sta che è rimasta bloccata nell’auto, incastrata tra i stretti argini del fossato, senza riuscire a liberarsi e chiedere aiuto. Quando all’alba di ieri il veicolo è stato individuato e recuperato, la donna risultava essere mancata già da alcune ore.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Abano Terme, che hanno effettuato i rilievi. Rimane da capire cosa ci facesse la donna in quella zona; probabilmente disorientata, non è riuscita a trovare la strada di casa.

Lorenzina Vezù abitava da sola nel capoluogo sannicolese da un paio di anni, in affitto in una porzione autonoma di una casa di via Milano, una laterale della statale 516. Questa è una delle zone residenziali più storiche del paese, caratterizzata da singole abitazioni che si affacciano sulla strada.

Nubile, Lorenzina era una persona piuttosto riservata e non si intratteneva molto a parlare con il vicinato, trascorrendo la maggior parte del tempo chiusa in casa. Da un po’ di tempo era seguita dai servizi sociali del Comune, che le fornivano anche i pasti. Possedeva una vecchia auto che utilizzava di rado, tanto che si pensava non avesse più rinnovato la patente di guida.

Proprio qualche giorno fa, secondo le testimonianze di alcuni vicini, Lorenzina aveva chiesto l’intervento di qualcuno per farla ripartire, poiché probabilmente la batteria si era scaricata. Domenica ha deciso di mettersi al volante per quello che è stato il suo ultimo viaggio.

«Apprendo la notizia con dolore, sono vicino ai cari di Lorenzina, in particolare al fratello», ha commentato il sindaco Gabriele De Boni. «Era una persona fragile, nota ai servizi, ma di certo non avremmo mai pensato potesse incontrare questa tragedia. Confido che le forze dell’ordine sappiano indagare le cause dell’incidente».

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