Massacrato allo Sherwood Festival: operato al viso

VIGONZA. Picchiato selvaggiamente venerdì sera allo Sherwood Festival, è stato operato ieri pomeriggio all’ospedale di Padova.
Ad Andrea Babato (nella foto), il 38 enne al quale hanno fracassato la mandibola in tre punti con un pugno sferratogli in pieno volto, i chirurghi hanno applicato placche in titanio. «Il dolore è fortissimo», dichiara via sms Babato, che per alcuni giorni non potrà parlare né alimentarsi normalmente. E conferma punto per punto la sua versione: è stato aggredito da energumeni dello staff, riconosciuti dalla maglietta con il logo e dal cartellino, dopo che una ragazza dello stesso staff lo aveva indicato loro, non sa perché. «Indossavo i pantaloni mimetici e ho la testa rasata», afferma Babato, «non vorrei fosse stato a causa del mio abbigliamento. Oppure hanno sbagliato persona».
Da parte sua Graziano Sanavia, responsabile della cooperativa tele radio city che gestisce il Festival, ribadisce che «comunque è tutto da dimostrare il collegamento col presunto pestaggio». «Non so cosa dire oltre a fare gli auguri di pronta guarigione al signore», dichiara Sanavia, «quando vorrà cercarmi vedremo di capire insieme cos’è successo. Non ho la minima idea di chi fossero, ho la certezza che non sono nostri volontari. Evidentemente è un episodio che nasce da qualcosa che poi si è sviluppata indipendentemente da noi». L’amico che venerdì era con Babato, testimone impotente del pestaggio, e un’amica ieri sono andati in Questura a fare la loro deposizione. Quest’ultima, oltretutto, poco tempo dopo aver chiesto ragione telefonando a un responsabile del Festival, si è visto arrivare sul cellulare un sms in cui le si chiedeva di «cercare di risolvere la faccenda». Sull’aggressione indaga anche la Digos.(g.a.)
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