Massaggi in nero, multa di 200 mila euro

Stangata per Angy, professionista del tantra e della sensualità: la Finanza le contesta sei anni di guadagni non dichiarati

VIGONZA. Angy è «solare, semplice e tranquilla», ma soprattutto è «maestra nell’antica arte del massaggio». Chi è andato a trovarla non ha dubbi. Antonio, che c’è stato, sul sito di lei scrive così: «Donna fantastica, gentilissima, una vera professionista del massaggio, un'ora con lei passa via in un attimo e il piacere è assicurato». Da Angy però è andata anche la Guardia di Finanza, a gennaio del 2014. Si sono presentati in cinque e dopo la visita hanno scritto un verbale che fa più o meno così: Angy lavora in nero e guadagna bene, almeno dal 2008. L’Agenzia delle Entrate ha preso atto dell’attività illegale svolta in casa dalla massaggiatrice per tanti anni e le ha mandato tre cartelle esattoriali che hanno reso Angy un po’ meno solare e molto meno tranquilla. Anche perché il conto supera i duecentomila euro.

Angy pagherà - ha sessanta giorni per farlo - perché non le hanno neanche fatto intendere di poter conciliare. Né d’altra parte possono chiuderle l’attività, visto che lavora in casa - o su chiamata, ma a tariffe quadruplicate - e può praticare più o meno dove vuole e quando vuole. «A questo punto però mi chiedo se fanno questi controlli a chiunque», protesta lei. «Tra massaggi e altri trattamenti, c’è un mondo di persone che lavorano in casa e in nero. Nel mio caso, però, non c’è nessuna possibilità di regolarizzazione». Angy infatti non è propriamente una fisioterapista. Il suo cavallo di battaglia è il body massage, massaggio tantrico (anche per coppie) che «fa stare bene chi lo riceve». Ma nel catalogo c’è ampia scelta: massaggio lingam, californiano, estivo, sportivo, con i piedi, con il sapone ed erotico. Ambiente raffinato, profumi, biancheria pulita e perfino «una intelligente conversazione e una bibita di benvenuto» - si garantisce - rendono l’esperienza indimenticabile. Le tariffe, d’altra parte, non sono proprio per tutti: 100 euro per 40 minuti, 150 per 60 minuti, 200 euro per un’ora e mezzo, 250 per un’oretta di massaggio in coppia, 400 euro per un massaggio in albergo. A giudicare dall’apprezzamento dei clienti, nel suo sito, il mercato di riferimento non conosce crisi. «Il fatto è che non posso mettermi in regola», insiste lei. «E però mi multano come una lavoratrice in nero. Allora bisogna decidersi, quantomeno regolarizzino le case chiuse, così tutte pagano le tasse». La provocazione è un’arte che Angy conosce bene. Perciò insiste: «Per me questa multa è favoreggiamento della prostituzione: per pagare, non posso far altro che lavorare ancora di più. E probabilmente dovrò fare la escort, perché con i massaggi non arriverò mai ad avere quella somma». Farà gli straordinari, forse. Se non li fa già abbastanza, visto che lavora 51 ore alla settimana, certi giorni anche tredici ore, e d’estate lavora anche in vacanza, portando il suo “tour” a Jesolo. Giorni di riposo solo sabato e domenica, perché mica si può pensare solo al benessere degli altri.

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