Massaggiatrici cinesi senza qualifica sigilli al “Vittoria” di Cadoneghe

Blitz dei carabinieri del Nas al centro estetico di via Marconi Mancano anche autorizzazione sanitaria e direttore tecnico 

CADONEGHE Il centro estetico «Vittoria» è stato posto sotto sequestro amministrativo: i Nas hanno trovato nel salone di bellezza gestito da cinesi in via Marconi, personale non qualificato e l’assenza di un direttore e addirittura dell’autorizzazione sanitaria. E sono quindi stati messi i sigilli. Fino a settembre il centro estetico era gestito da italiani: poi, da un giorno all’altro, è comparsa una gestione cinese. Come si evinceva facilmente dalle inserzioni in internet il centro offriva trattamenti estetici, manicure, pedicure, solarium e vasche idromassaggio.

Punto di forza del «Vittoria» erano però i massaggi: dallo special thai corpo su corpo con vasca idromassaggio, al massaggio giapponese per arrivare a quello romantico. I controlli dei carabinieri effettuati nel centro hanno permesso, però, di trovare delle irregolarità amministrative, che costeranno una sanzione al titolare cinese, residente a Padova.

L’attività del centro, del resto, non sembrava lasciata all’improvvisazione, tanto è vero che le attrezzature utilizzate per i vari trattamenti erano piuttosto costose: secondo la stima effettuata dai militari il valore si aggirerebbe sui 300 mila euro. Però mancavano l’autorizzazione dell’Ulss, l’attività veniva esercitata senza la presenza di un direttore tecnico, figura prevista obbligatoriamente dalla legge, e in più il personale, tutto di nazionalità cinese, non era in possesso delle qualifiche previste per svolgere trattamenti estetici e massaggi.

«Ringrazio i carabinieri per il costante controllo del territorio – interviene il sindaco di Cadoneghe, Mirco Gastaldon – grazie al loro lavoro a maggio è stato possibile trovare un laboratorio tessile in via Antoniana, che nascondeva gli operai dietro una parete di cartongesso in caso di controlli, e un paio di giorni prima di scovare un magazzino in via Lauro contenente quintali di alimenti conservati in pessime condizioni igieniche. Questi controlli non devono essere visti come una vessazione verso gli imprenditori cinesi – tiene a precisare il primo cittadino – quanto il tentativo di salvaguardare la salute della gente e il rispetto delle regole». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

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