Maturità, al Curiel di Padova mai così tanti centini: 35 con ben 5 lodi

Boom di bravi e bravissimi. Sono 35 gli studenti che hanno chiuso il liceo scientifico con il voto massimo. La presidente di commissione: “Preparati in tutti gli ambiti culturali”

PADOVA. Mai visti così tanti centini al liceo scientifico Eugenio Curiel. Sono 35, dei quali 5 con lode ed uno con menzione speciale. Iniziamo con i “lodati”. Matteo Paradiso (Quinta A), Angela Bortolato e Francesco Nessi (Quinta C), Pietro Bon ed Anna Tecchio (Quinta G) ed, infine, Elena Gelain, con menzione speciale in Quinta D.

Altri “solo” centini. In quinta A: sono sette. Francesco Agostini, Giacomo Barbon, Francesca Bozzolan, Beatrice Cavazzana, Sofia De Rossi, Stefano Repaci ed Alessia Rizzi. In Quinta B sono 4. Mattia Cattelan, Alexia Chinyere, Mariasole Ranpin e Caterina Trubian. In Quinta C sono tre. Anna Gianeselli, Giulia Pasqualin e Camilla Tomiazzo. In Quinta D il top è stato raggiunto da altri 4 ragazzi. Elena De Checchi, Giulia Dentone, Chiara Greggio ed Anna Tonello. In Quinta E sono due (Francesco Lazzarin ed Irene Vardabasso), mentre in quinta F sono quattro. Ossia Davide Amico, Valentina Bampa, Francesca Carlotta Cinetto e Giulia Zanatta.

In G solo uno: Elena Patrizia Fodor Palosanu. La Quinta H ha chiuso in bellezza con gli ultimi quattro centini, che sono Jacopo Balduino, Davide Antonio Curcio, Emanuele Frasson e Benedetta Gobbo.

Sia la preside del popolare istituto dell’Arcella, Michela Bertazzo e sia la presidente di commissione Chiara Maccato, docente universitaria di chimica, sono più che soddisfatti dei risultati raggiunti dai neo-diplomati. «Con questi ottimi risultati il quinquennio di studi dei ragazzi si è concluso in modo proficuo grazie alla collaborazione che a scuola c’è sempre stata tra presidenza, docenti, personale Ata e genitori», sottolinea la dirigente Bertazzo, «Un forte ringraziamento va a tutti quelli che hanno messo in atto strategie e attività di formazione sia nell’ambito della digitalizzazione e in quello dell’efficacia educativa. Lo svolgimento e gli esiti di questa maturità confermano la serietà dell’impegno profuso da tutti, specialmente nel periodo in cui gli studenti hanno dovuto abbandonare la didattica in presenza ed affrontare quella a distanza».

Chiara Maccato: «Molti candidati non solo erano ben preparati nelle materie d’indirizzo, ma sapevano muoversi con competenza e disinvoltura in tutte le discipline e nei vari ambiti culturali», osserva la professoressa, «La didattica a distanza è stata una soluzione emergenziale affrontata dagli studenti con serietà professionale e con impegno costante anche grazie alla buona base culturale già raggiunta da tutti prima dell’avvento del coronavirus». 


 
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