Mazzette al Bo, un indagato firma l’incarico a Ravazzolo

Nomina a collaudatore da parte della Federazione del Camposampierese L’atto è del geometra Montato, coinvolto nell’inchiesta per turbativa d’asta
«Segui i soldi,
follow the money
» è l’imperativo applicato nelle grandi inchieste dalle polizie di tutto il mondo. Ed è seguendo i soldi che l’inchiesta “università pulita” rischia di lambire anche un affidamento diretto della Federazione Comuni del Camposampierese che riunisce 11 enti locali dell’Alta padovana. Affidamento che riguarda “l’incarico per il collaudo tecnico-amministrativo in corso d’opera e finale” con la stesura “della relazione acclarante l’intervento”. Tradotto: la scelta del collaudatore per il maquillage delle nuove piazze di Fratte, frazione di Santa Giustina in Colle, e di Campodarsego costate un milione e 910 mila euro, di cui un milione proveniente dai fondi sociali europei attraverso la Regione veneto.


Singolarità della determina numero 37 del 24 ottobre 2016. L’incarico viene assegnato con affidamento diretto all’ingegnere vicentino Ettore Ravazzolo, dirigente responsabile dell’Area Edilizia e sicurezza dell’università di Padova dal 15 novembre agli arresti domiciliari per corruzione e turbativa d’asta. È preferito rispetto a un architetto perché la sua offerta risulta “congrua e più conveniente per l’ente... E il professionista è in possesso dei requisiti necessari per l’esecuzione del servizio”. Per la prestazione professionale è previsto a favore del tecnico (che ha lavorato come libero professionista) un corrispettivo di 13.344,61 euro oltre all’Iva per un totale di 16.931,64. La determina è firmata dall’allora responsabile del settore Territorio e Ambiente della Federazione dei Comuni, il geometra Massimo Montato. Geometra, ora rientrato nell’Amministrazione della Provincia di Padova dalla quale proveniva, che risulta tra i 17 indagati per turbativa d’asta nella stessa indagine in cui è inciampato Ravazzolo. Di più. Capofila del consorzio di imprese che hanno eseguito i lavori nel 2016, c’è la Costruzioni Stradali Martini Silvestro srl con sede a Vò: nei confronti del figlio, il geometra Federico Martini che, di fatto, cura anche i lavori per il padre, sono in corso accertamenti. È quest’ultimo il quarto uomo che, il 29 luglio 2016, partecipa al pranzo in un noto ristorante di Padova con Ravazzolo e gli impresari Massimiliano De Negri (pure agli arresti domiciliari) e Otello Bellon (indagato in stato di libertà). Un pranzo che segna una svolta all’indagine sulle manutenzioni in ateneo spartite sempre fra i “soliti”. Montato era arrivato in Federazione con la Presidenza di Mirko Patron (sindaco di Campodarsego) che dal 2010 al 2014 era stato assessore (e per un breve periodo presidente facente funzioni) in Provincia. È indagato nell’inchiesta sull’ateneo per alcuni appalti sospetti. «Strana coincidenza, direi inquietante» commenta il consigliere della Federazione, l’avvocato Domenico Zanon, «L’attuale responsabile del Cuc, la Centrale unica di committenza che gestisce appalti e affidamenti per i Comuni, è in mano a un ex funzionario della Provincia, imputato nel processo Pantano sulla gestione inquinata degli appalti pubblici
(Massimiliano Berto)
».


Intanto ieri sette ore di interrogatorio per Otello Bellon (difeso dall’avvocato Giovanni Lamonica) che ha negato ogni accusa, presentando documenti per giustificare i 19 affidamenti relativi a lavori di manutenzione svolti per l’ateneo.


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