Panettoni a Padova, eccellenze a prezzi da gioielli: costi sopra i 40 euro
A Padova la produzione di panettoni artigianali raggiunge 100mila pezzi e un fatturato fino a 3,5 milioni di euro. Tra le eccellenze, panettoni che superano i 40 euro al kg e limited edition fino a 130 euro

Panettoni, la corsa per portare a casa uno dei nomi più blasonati delle pasticcerie padovane è partita ancora a novembre ed oggi in tanti stanno lavorando sul venduto.
E qui si entra nel mondo dei “panettoni gioiello”, per quello che costano - si vola oltre i 40 euro - e per il grande lavoro che c’è dietro: dalla scelta delle materie prime (c’è chi gira il mondo alla ricerca del dettaglio perfetto) al packaging, che non è semplice involucro, ma parte integrante del prodotto.
I numeri delle vendite
I dati confermano il successo: secondo l’Associazione provinciale dei pubblici esercizi (Appe) nel Padovano sono 180 le pasticcerie artigiane che realizzano il panettone, per una produzione stimata tra 80 e 100 mila pezzi, un fatturato compreso tra i 3,2 e i 3,5 milioni di euro e un prezzo medio (per un panettone da 1 kg) tra 33 e 40 euro. Se però guardiamo ai panettoni speciali, i listini possono avere un’impennata.
Un panettone “special” parte da 39 euro, parliamo dell’oro assoluto conquistato dal giovane pasticciere Francesco Luni (Estense) al Campionato del Mondo Fipgc “Best panettone in the world 2020”; 42 euro (sempre 1 kg) di Enrico Mazzari, anche lui giovane eccellenza padovana; un euro in più (43 euro) per 830 grammi di limited edition al pistacchio di Bronte con crema spalmabile nella confezione, alla pasticceria Le Sablon, realizzato da Luca Scandaletti e Claudio Sandrin, per l’edizione 2024 il più buono del Veneto (sedicesimo nella classifica finale) secondo il giudizio del Gambero Rosso che, per quest’anno, ha valutato 220 produttori e testato oltre 120 panettoni.
I migliori tre
Sul podio dei tre pasticceri più cari troviamo Racca che presenta un Sac de désirs da 85 euro (per 14 porzioni); il maestro Luigi Biasetto (che quest’anno ha vinto il concorso della Gazzetta ed è già la terza volta), con il suo Setteveli-limited edition da 92 euro (per 2 kg) e, in vetta, Alajmo con il panettone Sicilia (peperoni e peperoncini canditi e cioccolato fondente) che costa 130 euro (per 2 kg).
Materie prime selezionate, ricerca nel territorio, attenzione ai più piccoli dettagli, ma come mescolarli è il grande segreto che ogni pasticciere custodisce gelosamente.
«Non si smette mai di cercare il prodotto perfetto, se ami questo mestiere non ti senti mai arrivato», spiega Luca Scandaletti, «quest’anno, malgrado i prezzi impazziti abbiamo scelto di non fare ritocchi perché pensiamo che il panettone debba essere di tutti».
Ma i listini hanno provato eccome a rovinare la festa: «Quest’anno abbiamo proposto, come novità, un panettone con impasto di cioccolato e gocce di cioccolato fondente e al latte e, siccome il cioccolato non è mai abbastanza, ne è anche ricoperto», racconta Gianni Zaghetto di Racca, «malgrado proprio il cioccolato sia stata una delle arterie prime più rincarate (+35%), siamo davvero contenti per le vendite, ma credo che il merito non sia solo mio, ma anche dello staff, sia in cucina che per l’allestimento».
Ma naturalmente se si parla del panettone padovano, si parla anche della pasticceria Giotto (30 euro per 1 kg), quella che fa lavorare i carcerati dentro Due Palazzi, quella che propone il panettone della solidarietà che vince l’emarginazione.
Certo, i prezzi sono completamente diversi al supermercato: il prezzo massimo si aggira sui 10-13 euro.
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