Padova, piazza delle Erbe resta con 24 banchi: «Il mercato storico sta per morire»
L’allarme: gli ambulanti erano 70 una ventina di anni fa. «Pesa la difficoltà di raggiungere il centro a causa della Ztl»

Sono calati in vent’anni da 70 a 24 i banchi di frutta e verdura in piazza delle Erbe, dove da secoli si svolge uno dei mercati più belli d’Italia e d’Europa.
Il 70% in meno sono un colpo pesante a una tradizione secolare.
Gli ultimi fruttivendoli ad andare via, consegnando la licenza direttamente al Comune senza rivenderla, sono stati Massimo Varotto e Massimo Tiozzo, detto «il ciosotto» perché la famiglia è originaria di Chioggia. Entrambi sono andati a lavorare altrove.
E nel 2024 aveva fatto scalpore anche la chiusura del banco da parte dei coniugi Businaro, di Pernumia, che assieme al figlio Andrea hanno deciso di andare a vivere a Creta, in Greci.
I motivi per cui il mercato della storica piazza si sta ormai inesorabilmente svuotando sono noti da anni: «I clienti sono sempre di meno – sottolinea Bianca Bissacco, la decana della piazza che aiuta la figlia, continuando a lavorare a 84 anni – Piazza delle Erbe da decenni è diventata irraggiungibile a causa di una Ztl sempre più estesa e dei tanti varchi elettronici.
La legge del libero mercato ha permesso l’apertura di nuovi supermercati alimentari un po’ dappertutto.
Anche intorno alle piazze. Tanta gente alla qualità e alla freschezza della nostra frutta e verdura, per comodità, preferisce quella che trova nei centri commerciali e nei piccoli supermercati che si trovano nei quartieri».
Cosa fare allora? «I messaggi a Palazzo Moroni li abbiamo mandati cento volte – rispondono Cristina Biollo e il marito Massimo Penello – Ancora nelle ultime settimane sono stati multati tanti acquirenti che avevano lasciato i motorini nelle vicinanze dei nostri banchi per fare una spesa veloce.
Sappiamo benissimo che i divieti vanno rispettati, ma in questo caso bisognerebbe applicare un minimo di tolleranza visto che piazza delle Erbe è diventata una specie di Fort Apache, dove si arriva con grande difficoltà.
Anche noi ci siamo stancati di chiedere al Comune più parcheggi in centro e di abbassare i prezzi delle aree di sosta. E l’altra richiesta costante è quella di ripristinare il bus per le piazze, un tempo noto come “pollicino”».
Nel dibattito interviene anche il presidente di Ascom Confcommercio: «Il mercato di piazza delle Erbe sta morendo e l’amministrazione non sta facendo il possibile per riqualificarlo e mantenerlo in vita. Sarebbe un peccato che in futuro finisse solo nelle mani di ambulanti asiatici, che oggi sono già la metà dei 24 sopravvissuti – osserva Patrizio Bertin – Chiederò un incontro urgente con l’assessore al commercio Antonio Bressa per fare il punto della situazione.
Bisognerebbe mettere in campo subito la politica dell’amministrazione di Vicenza, guidata da Giacomo Possamai, dello stesso colore politico di Padova, che sta cercando di rendere sempre più attrattivo il suo centro storico che ruota intorno alla basilica palladiana.
Il mercato di piazza delle Erbe non deve morire, rappresenta una delle eccellenze della città. Servono parcheggi adeguati e va rivista anche la mobilità.
Il bus pollicino va ripristinato entro la prossima estate. I banchi sono una risorsa e vanno riqualificati anche dal punto di vista del decoro. Fanno orrore le tende sporche osservate dalle logge del Palazzo della Ragione».
Quest’ultima è una battaglia che sta a cuore anche all’assessore alla cultura Andrea Colasio, anche considerando che il Salone è parte del patrimonio Unesco.
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