Camionista schiacciato, nell’epigrafe la foto di Kevin con il fratello morto in un incidente

Il camionista 35enne di Merlara morto nel Veronese, inchiesta della procura per capire com’è avvenuta la tragedia. Nei bar di Merlara si raccolgono dei soldi per aiutare la famiglia nelle spese del funerale

Pietro Cesaro
L’epigrafe con la foto di Thomas Gobbi e del fratello Kevin, morto in un incidente stradale nel 2015
L’epigrafe con la foto di Thomas Gobbi e del fratello Kevin, morto in un incidente stradale nel 2015

Ha sollevato la cabina del trattore stradale per un rapido controllo, ma qualcosa è andato storto: la motrice è tornata violentemente al suo posto, schiacciandolo contro uno pneumatico. È morto così Thomas Gobbi, 35 anni, residente a Masi ma originario di Merlara, in un tragico incidente sul lavoro avvenuto lunedì pomeriggio, 24 febbraio, a Carpi di Villa Bartolomea, nel Veronese, dove stava consegnando un carico di fertilizzante al Consorzio Agrario del Nordest.

La Procura di Verona ha aperto un’indagine per chiarire le circostanze del decesso e verificare se si sia trattato di una fatalità – quindi di un malfunzionamento della cabina – o di un errore umano. indaga lo Spisal. Molto probabilmente sarà affidata una perizia tecnica per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti. Nel frattempo, la salma è stata riconsegnata ai familiari e si trova ora nella casa funeraria De Venz di Merlara, in via dell’Artigianato 29.

I funerali si terranno sabato alle 10.30, nella chiesa di Merlara. Il rosario, invece, verrà recitato domani sera alle 19, sempre nella chiesa di Merlara. La tragedia si è consumata intorno alle 13, lungo la stradina sterrata che conduce al magazzino del Consorzio. Gobbi, autotrasportatore esperto, dopo aver fermato il camion, ha sollevato con il telecomando la cabina della motrice di qualche decina di centimetri – quindi non totalmente – per eseguire un rapido controllo. Un’operazione di routine, che doveva durare pochi istanti, ma che si è trasformata in dramma.

Per cause ancora da accertare, la cabina è tornata improvvisamente nella posizione originaria, schiacciando il 35enne contro lo pneumatico e uccidendolo sul colpo. A scoprire quanto accaduto è stato un dipendente del Consorzio, insospettito dal mezzo fermo in mezzo alla strada. Immediata la chiamata ai soccorsi, ma per Thomas non c’era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Villa Bartolomea, lo Spisal di Legnago, la polizia locale e i vigili del fuoco.

L’inchiesta aperta dalla Procura dovrà stabilire se vi siano responsabilità legate alla sicurezza sul lavoro e alle condizioni del mezzo. Il dolore della famiglia è immenso. Il padre Michele, anche lui ex camionista, ha trasmesso al figlio la passione per i mezzi pesanti fin da quando era bambino.

«Era un bravo ragazzo, molto scrupoloso nel suo lavoro». Per la famiglia Gobbi si tratta di una ferita che si riapre: nel 2015 il fratello minore di Thomas, Kevin, perse la vita in un incidente stradale vicino casa. Per i genitori una tragedia che ripete, entrambi i figli morti in incidenti stradali. Nell’epigrafe hanno voluto ricordarli entrambi, con una foto dei due fratelli sorridenti. Un annuncio funebre molto forte che ha suscitato la commozione di chi l’ha visto.

Thomas viveva a Masi con la fidanzata Nicole; era un lavoratore instancabile, benvoluto dai colleghi e dagli amici, che in queste ore, nei bar “La Primula” di Merlara in via Papa Giovanni XXIII e “Marilyn Cafè” di Masi in piazza Libertà, stanno raccogliendo offerte da donare alla famiglia per coprire le spese dei funerali.

Un gesto simbolico, per ringraziare il giovane camionista di tutto quello che ha fatto, attraverso la sua bontà e il suo sorriso. La morte di Thomas ha commosso l’intero paese, per una tragedia immensa che ha colpito la famiglia Gobbi, già profondamente provata e la compagna Nicole in attesa di un bambino. 

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