Metastasi neutralizzate con le microonde su fegato e polmone

L’Istituto di Radiologia dell’Azienda ospedaliera universitaria diretto dal professor Emilio Quaia segna un altro importante traguardo nella cura dei tumori: nei giorni scorsi un’équipe di radiologi interventisti è riuscita in un’unica seduta e senza anestesia sul paziente, a necrotizzare con le microonde, con tecnica mininvasiva, due metastasi presenti su fegato e polmone.
Per neutralizzare le metastasi si è utilizzata la tecnica dell’ablazione termica: il calore viene usato per distruggere le cellule tumorali e grazie ala guida dell’imaging strumentale con tac e ecografia, è stato possibile mirare e centrare il bersagli con precisione attraverso la cute con l’inserimento di un semplice ago.
L’intervento che è durato circa un’ora e mezza, è stato eseguito dai radiologi interventisti Giulio Barbiero e Michele Battistel che hanno dimostrato ancora una volta - qualche mese fa la tecnica era stata utilizzata su un tumore del rene - di riuscire in cure totalmente non invasive rispetto alle metodiche standard. Le metastasi misuravano 4 centimetri quella al fegato e un centimetro quella al polmone ed erano state originate da un tumore al colon, già curato.
«La procedura di termoablazione combinata» sottolinea il direttore dell’istituto Emilio Quaia, «ha permesso di trattare la paziente con una semplice seduta interventistica, effettuata con successo sui due organi - fegato e polmone - in susseguenza e con un ricovero di soli due giorni e senza alcuna complicanza». La scelta di utilizzare questa tecnica è stata determinata anche dalla circostanzna che la paziente, una donna di 84 anni già provata dalla malattia e da un primo ciclo di chemioterapia, avrebbe difficilmente sopportato chemio o radioterapia. Con la termoablazione in 48 ore è stata dimessa dal ricovero nella Clinica chirurgica 1 diretta dal professor Salvatore Pucciarelli.
«L’Azienda ospedaliera Università di Padova» conclude il direttore generale Luciano Flor, «pone il paziente al centro e attraverso un’azione sempre più mirata e multidisciplinare, persegue l’obiettivo di offrire soluzioni sempre meno invasive che migliorino la qualità delle cure e della vita dei pazienti». —
E.L.
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