Minasola: «L’area civica ha scelto Flavio Tosi»

L’esponente del Cdu in lista con il sindaco di Verona: «Prima la famiglia» Nuova grana per il sindaco Massimo Bitonci. In imbarazzo l’assessore Saia

«La nostra scelta è chiara: ci schieriamo con Flavio Tosi, una persona concreta che rappresenta i nostri ideali per il governo del Veneto». A comunicare ufficialmente la collocazione dell’area civica-popolare per le prossime regionali è Domenico Minasola, medico di base a Altichiero, leader padovano della Cdu, che entrerà nella lista con Ncd-Udc.

Una collocazione che, anche se non direttamente, diventa una “grana” per Massimo Bitonci e la sua maggioranza. L’area civica infatti alle scorse amministrative aveva raccolto in città circa 10% sostenendo prima Maurizio Saia e poi Bitonci al ballottaggio. E dall’area civica proviene anche Antonio Foresta, consigliere che già da tempo ha tagliato i ponti con l’amministrazione.

«La regione è la regione, la città è un’altra cosa», si affretta a precisare Minasola, gettando acqua sul fuoco. Resta però in una posizione di imbarazzo l’assessore alla sicurezza Maurizio Saia, praticamente abbandonato dai suoi sostenitori, approdati sui lidi tosiani.

«Non è una scelta limitata al 31 maggio. Anzi, è un percorso politico che inizia il primo giugno», sostiene l’esponente centrista, in compagnia di Simone Piran, giovane coordinatore cittadino della Cdu. «Riteniamo infatti che la politica abbia bisogno di persone che alle parole e alle promesse facciano seguire i fatti. Per noi la politica include e non rottama».

Oltre al Cdu, nell’area civica, ci sono esponenti dei moderati come Domenico Menorello e Giovanni Calabrese, e il partito dei Pensionati di Maurizio Marcassa. Troveranno spazio in una delle cinque liste che dovrebbero sostenere Tosi alle regionali.

«Il primo punto per noi è la tutela della famiglia, che è stato il vero e unico ammortizzatore sociale durante la crisi», sottolinea Minasola. «Poi un’altra parola chiave è solidarietà: cioè fare non ciò che è bene per qualcuno ma cià che è bene per tutti, come ha detto Claus Offe».

E dal punto di vista economico resta il faro della «sussidiarietà»: «Dobbiamo ripensare il modello di sviluppo troppo schiacciato sulla finanziarizzazione, recuperando invece i valori della libertà individuale, un capitalismo umano e un’economia al servizio delle persone».

Dopo questa scelta la sede dell’area civica in città, quel negozio alle Porte Contarine visibile da via Giotto, diventerà il quartier generale dei tosiani in città. «È stata una scelta difficile, ma è avvenuta dopo un profondo periodo di riflessione – conclude Minasola – La nostra idea è che, come diceva De Gaspari, la politica debba mettere a disposizione di tutti una nuova visione».

Claudio Malfitano

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