«Mio figlio è autistico ma nel centro diurno per lui non c’è posto»

«Voglio solo che mio figlio abbia ciò a cui ha diritto. Nient’altro». Lorella è decisa a non fermarsi, per amore di Roberto (nomi di fantasia), ragazzone di 18 anni affetto fin dai primi mesi di vita...

«Voglio solo che mio figlio abbia ciò a cui ha diritto. Nient’altro». Lorella è decisa a non fermarsi, per amore di Roberto (nomi di fantasia), ragazzone di 18 anni affetto fin dai primi mesi di vita da una forma gravissima di autismo: non parla, non scrive, comunica solo tramite gesti e occhiate. Da qualche mese, al termine del percorso scolastico, è a casa. Dovrebbe essere inserito in un centro diurno per disabili, ma è in lista d’attesa. La sua vita, nella sua casa di Roncaglia, è cartoni animati di Tom & Jerry visti e rivisti ossessivamente e due cagnoloni per la pet terapy. Non è facile vivere con Roberto: a momenti di serenità il ragazzo alterna scatti d’ira violenti, che vengono calmati solo da forti psicofarmaci che hanno fatto lievitare il suo peso corporeo a più di 120 chili. Con la mamma si prende cura di Roberto il fratello maggiore; il papà si è invece spento dodici anni fa dopo una brutta malattia.

Lorella protesta: «In primavera, quando ormai i suoi quattro anni di scuola al Morini-Pedrina di Este stavano scadendo, le assistenti sociali mi avevano prospettato di mandare Roberto al Ceod di Selvazzano o all’Irpea in via Beato Pellegrino: il suo punteggio era molto elevato. Non ho più saputo niente. Poi, ad agosto, dopo una riunione tra i responsabili dell’Usl 16 e i medici, si è iniziato a parlare di una lista d’attesa». Lorella ha chiesto aiuto al sindaco Rinuncini: «È venuta a casa mia l’assistente sociale di Piove di Sacco, la responsabile del caso di Roberto. Non mi ha dato alcuna sicurezza, e mi ha consigliato di inserire Roberto da qualche parte privatamente, dicendo che poi, in un secondo momento, avremmo avuto diritto ad un rimborso di 500 euro al mese. Ma la spesa mensile si aggirerebbe sui 1900 euro. Non posso impegnare tutti questi soldi: come pago il mutuo e le bollette?». Dal primo novembre mamma Lorella si metterà in aspettativa per sei mesi: «In graduatoria siamo stati superati da ragazzi con forme di autismo più lievi di mio figlio. La vita era già difficile prima, ora è diventata impossibile».

Andrea Canton

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