Miss maglietta bagnata Nalin va all’attacco «Una vera schifezza»

Solo una goliardata da “B-movie” anni ’80 o una «schifezza» che restituisce un’immagine «sbagliata e pericolosa» del corpo delle donne? Di certo “Miss maglietta bagnata” ai Navigli è tra gli appuntamenti più frequentati dell’estate padovana, anche se ieri sera ha dovuto fare i conti con il maltempo (concorso rinviato). Ma anche tra quelli più contestati.
Ad aprire le danze è l’assessore al sociale Marta Nalin, vicina a “Liberi e Uguali”. «È una schifezza, una modalità antiquata, eredità di un retaggio sbagliato», spiega. Non solo le ragazze “bersaglio” degli spruzzi d’acqua del pubblico. Ma anche il concetto stesso dei concorsi di bellezza (“Miss Stella del Mare si è celebrato la settimana scorsa a Palazzo Moroni) dove si esalta un modello preconfezionato di donna (e anche di uomo in quelli maschili): «Un modello che troppe volte diventa una gabbia che ci viene imposta che mortifica e stigmatizza ciò che resta fuori da quel modello. Per me la bellezza è l’unicità irrinunciabile di ogni persona», chiarisce Nalin.
Sulle barricate anche la presidente della commissione cultura Daniela Ruffini, di “Potere al popolo”: «Mi chiedo come l’amministrazione abbia potuto avallare su un’area pubblica un simile evento – afferma – C’è un uso mercantilistico del corpo delle donne ad esclusivo consumo del vendere alcolici per ricavarne un guadagno. Un corpo che anziché simbolo e rappresentazione del miracolo della bellezza e del mistero della fertilità, resta solo merce da piacere sessuale». La sentenza è senza appello: «Si tratta di un’arretratezza culturale che non mi aspettavo: spero che il prossimo anno si possa fare meglio», conclude Ruffini.
Dal canto suo Federico Conti, che organizza i Navigli assieme a Nicola Marcato, parla di giudizi «un po’ esagerati»: «C’è un evento che ogni anno attira 350 mila persone senza mai un problema, mentre in giro c’è ben di peggio – chiarisce – E sugli oltre 200 eventi che facciamo durante tutta l’estate sembra che questo sia l’unico appuntamento: ci sono state presentazioni di libri, proiezioni di film decine di concerti di band locali. Non può passare in secondo piano». —
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