Monopattini, a Padova in crisi le vendite: regge solo il noleggio
Le modifiche al codice della strada impongono l’assicurazione e la targa. Il responsabile di Dott: «Il casco obbligatorio rappresenta un deterrente»
![Monopattini in città: a Padova c’è chi non usa ancora il casco](https://images.mattinopadova.it/view/acePublic/alias/contentid/1gkuordcc5liv2upkyb/0/copia-di-copy-of-monopattini-elettrici.webp?f=16%3A9&w=840)
«Padova tiene, i nostri servizi hanno subìto in maniera limitata l’effetto del nuovo Codice della strada, ma i Comuni limitrofi nei quali era in corso una progettualità, si sono arenati e aspettano ulteriori delucidazioni dal governo».
È preoccupato e battagliero Andrea Giaretta direttore generale Europa sud-ovest e Medio Oriente di Dott, l’azienda di noleggio di monopattini elettrici che a Padova dal 2022 ha posizionato 500 monopattini e altri 100 a Noventa.
Secondo l’associazione di categoria Assosharing, l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada e i vincoli posti ai monopattini, sono stati una vera e propria mazzata che ha portato produttori, venditori e noleggiatori a perdite considerevoli.
A livello nazionale in alcune città italiane i noleggi sarebbero scesi del 30%, mentre le vendite di mezzi tra privati hanno subito un calo tra il 30 e il 50%. Una situazione che porterà 300 milioni di euro in meno di fatturato e l’Iva per lo stato registrerebbe un meno 60% entro il 2030.
«Siamo amareggiati perché il comparto che rappresento ha portato a zero morti. Assicurazione, talloncino identificativo e frecce le avevamo già da prima delle nuove norme. Invece il casco, reso obbligatorio, di fatto è stato un deterrente, ma non per Padova dove il noleggio ha perso poco – continua Giaretta che è anche delegato per la micromobilità di Assosharing – Serve comunque chiarezza, perché al momento lo spauracchio dell’assicurazione ha portato i privati a non acquistare i mezzi».
Padova quindi regge il colpo e ha visto nel 2024 un uso ottimo del mezzo a due ruote: oltre il 35% degli utenti aveva un’età compresa tra i 25 e i 36 anni. L’utilizzo medio del monopattino è stato di circa due chilometri soprattutto nella fascia oraria tra le 7 e le 9 del mattino, mentre nel pomeriggio l’uso è stato tra le 12 e le 14 e ancora tra le 17 e le 19. Il 56% degli utenti padovani ha scelto come formula l’abbonamento. «Il casco non lo forniamo, non deve essere appeso nulla al monopattino in sosta. Tra l’altro, ci sarebbero problemi igienici e di taglia. Auspico che la normativa possa essere rivista».
Se il noleggio dunque regge, la crisi si è concentrata sulla vendita dei mezzi. Assicurazione, targa e casco sarebbe la triade infernale che avrebbe portato a Padova una richiesta pari a zero.
La situazione nei negozi specializzati conferma il trend negativo: «Non ne vendiamo più. Hanno paura dei costi per assicurazione e manutenzione», racconta un dipendente di Atala. «La scarsa richiesta ci spinge a non tenerne, anche se a mio giudizio è un mezzo intelligente, adatto al centro. Peccato, speriamo possa cambiare qualcosa – sottolinea Monica Mosconi, titolare con il marito dell’omonimo negozio specializzato in cicli». «Avete idea di quanto costi il cambio di una ruota? Poco, ma la manutenzione può richiedere delle ore. Il gioco non vale la candela», racconta Davide di Racing Bike.
«Si può dire – continua l’esperto – che il crollo delle vendite sia superiore al 50% e le persone siano orientate, visto lo spauracchio dell’assicurazione, verso le bici elettriche». Noleggiare il monopattino pare quindi sia un’azione naturale per i padovani, ma non indossare il casco, sono in tanti a girare senza protezione o con le fibbie slacciate.
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