Monselice blocca 2 abusi edilizi

Sei appartamenti nella barchessa di Villa Buzzaccarini e un'abitazione di San Cosma usata per le fisioterapie
MARENDOLE. Il portone d’ingresso e uno scorcio della barchessa della storica Villa Buzzaccarini
MARENDOLE. Il portone d’ingresso e uno scorcio della barchessa della storica Villa Buzzaccarini
 
MONSELICE.
La barchessa dell'antica villa, a Marendole, predisposta per ospitare sei appartamenti. E l'edificio residenziale a San Cosma usato invece per la fisioterapia. Sono due degli abusi edilizi sanzionati in questi giorni con ordinanze di sospensione dei lavori.
 Emanata dall'ufficio tecnico del comune di Monselice, l'ordinanza numero 20 ha disposto la sospensione dei lavori al civico 11 di via Marendole. Si tratta della barchessa dell'antico complesso unitario di Villa Buzzaccarini, nella parte di proprietà della ditta Parva di Francesco Benetti, residente a Este in via Deserto 111. Nel mirino dell'ufficio tecnico le modifiche interne ed esterne apportate alla struttura. Lavori per i quali non risultano autorizzazioni in corso.  Dopo la segnalazione partita già a settembre e la diffida a non eseguire alcun tipo di intervento senza il nulla osta della Soprintendenza, è scattato il sopralluogo di tecnici comunali e polizia locale. Sopralluogo che ha permesso di riscontrare varie irregolarità: due finestre ridotte in altezza, la tamponatura e intonacatura di quattro arcate sul prospetto est, l'installazione di sei motocondensanti, la realizzazione di fori di aerazione, il rifacimento di due camini, la posa di davanzali in pietra e scuri.  All'interno, come si legge nell'ordinanza, è stata riscontrata la «realizzazione di opere interne funzionali alla formazione di più unità immobiliari (presenza di sei campanelli e sei motocondensanti)», oltre ai lavori sulla travatura in legno e alla realizzazione dell'impianto termo-sanitario, elettrico, e di servizi igienici. Il sospetto è dunque che si volessero realizzare più unità immobiliari, senza i necessari permessi, all'interno dello storico complesso di Marendole, di proprietà di una famiglia estense molto conosciuta.  La scure della sospensione dei lavori si è abbattuta anche sul cantiere di via Deson 37/c, di Silvano Zanetti, per la variazione della destinazione d'uso dei locali ad attività fisioterapica, modifiche interne e del locale praticabile.  Il sopralluogo effettuato nel dicembre scorso ha fatto riscontrare anche qui varie difformità: modifiche nella distribuzione degli spazi interni, maggiori altezze del locale praticabile e realizzazione di un'apertura sulla parete sud ovest, opere tali da costituire un aumento di volume. Ma è stato rilevato anche «l'utilizzo totale dei locali residenziali per l'attività fisioterapica». (f.se)

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