Secondo casello sull’A13 a Monselice, slitta il cantiere: mancano ancora 18 milioni

L’avvio dei lavori per il casello Monselice-Pozzonovo avverrà solo nel 2026, sperando arrivino le risorse necessarie. La sindaca Bedin: «Anche Aspiag si sta attivando». L’opposizione: «Un ritardo che pesa»

Un rendering del futuro casello in A13 tra Monselice e Pozzonovo
Un rendering del futuro casello in A13 tra Monselice e Pozzonovo

Slitta di altri due anni, cioè al 2026, l’avvio dei lavori per la costruzione del secondo casello autostradale sull’A13, il Monselice-Pozzonovo. C’è sempre più nebbia attorno al cantiere che avrebbe dovuto dotare già da quest’anno la città e il polo logistico Aspiag di uno svincolo autostradale a ridosso della zona industriale.

Si tratta di una vicenda cominciata otto anni fa e che durante il consiglio comunale di martedì 17 dicembre ha visto un’ulteriore proroga di inizio cantiere – la quarta da quando è stata siglata la convenzione urbanistica tra il Comune e Aspiag. A complicare ulteriormente la questione c’è un aumento dei costi che porta a 18 i milioni di euro mancanti per realizzare l’opera.

Il 28 febbraio, infatti, era previsto l’avvio dei lavori, dato che il progetto esecutivo era stato validato dal Ministero, ma l’amministrazione di Giorgia Bedin ha votato, con tutta la maggioranza e parte dell’opposizione, il posticipo del cantiere per un costo che si aggira, ad oggi, intorno ai 30 milioni di euro. Una cifra quasi duplicata rispetto alla convenzione del 2017 e che potrebbe aumentare ancora nel prossimo anno e mezzo di attesa.

Alla domanda del consigliere di minoranza Francesco Miazzi, che ha chiesto come la giunta intenda reperire l’importo mancante, dato che Aspiag mette a disposizione 12 milioni di euro, la risposta della prima cittadina è stata quella di avere fiducia e di confidare nell’arrivo di un contributo dal Ministero dei Trasporti. Il ritardo pesa sulla cittadina murata che, come sottolineato dal consigliere di opposizione Niccolò Ruffin, avrebbe potuto beneficiare di un’opera strategica per il rilancio economico di tutta la zona della Bassa padovana, ma che ora rischia di diventare obsoleta prima di nascere.

A questo si aggiunge il traffico pesante che persiste dal casello autostradale di Monselice lungo via Rovigana. Il consigliere Fabio Conte ha poi posto l’accento su come, dall’avvio dell’operazione, sia stato sottovalutato l’impegno economico di Aspiag in caso di ritardi o di variazioni di costi.

Ad oggi la mancata costruzione del secondo casello ha pesato sulla comunità, soprattutto in termini di aumento del traffico: Agrologic di Aspiag è uno dei più grandi poli logistici in area agricola del Veneto.

«Il secondo casello è un’opera strategica» spiega Bedin «sia per la nostra zona produttiva sia per sgravare la città dal traffico. Anche Aspiag si sta muovendo per sollecitare la definizione di questo importante intervento e noi stiamo lavorando assiduamente con il Ministero per intercettare i fondi necessari per completarla. Questa è una questione che è partita zoppa sin dall’inizio, ma che sono convinta verrà portata a termine al meglio», conclude la prima cittadina.

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