Monselice, estorceva denaro e tabacchi da oltre dieci anni: arrestato 45enne

I carabinieri eseguono una misura cautelare dopo anni di minacce e vessazioni. Solo il valore delle sigarette sottratte ammonterebbe a circa 400 euro

Per oltre dieci anni avrebbe costretto un tabaccaio a consegnargli denaro, sigarette e biglietti gratta e vinci senza mai pagarli, ricorrendo a minacce e atteggiamenti intimidatori. Ora, dopo una lunga serie di soprusi, l’uomo – un 45enne con precedenti di polizia – è stato raggiunto da una misura cautelare eseguita dai carabinieri della stazione di Monselice, in seguito a un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Padova, su richiesta della Procura della Repubblica.

Minacce, soprusi e intimidazioni dal 2015

Secondo l’ipotesi accusatoria, il sospettato, con un comportamento reiterato dal 2015 ad oggi, avrebbe ripetutamente estorto al commerciante somme di denaro (dai 15 ai 20 euro alla volta), pacchetti di sigarette e biglietti della lotteria. Solo il valore delle sigarette sottratte ammonterebbe a circa 400 euro.

Per ottenere quanto richiesto, l’uomo avrebbe adottato una strategia di intimidazione ben collaudata: si avvicinava al bancone della tabaccheria assumendo atteggiamenti aggressivi, appoggiava i gomiti sul bancone arrivando faccia a faccia con la vittima e puntandole il dito contro. Inoltre, avrebbe minacciato il tabaccaio facendogli intendere che, in caso di rifiuto, gli avrebbe fatto del male o lo avrebbe diffamato in paese, compromettendo la sua attività commerciale.

Neanche gli arresti domiciliari, a cui l’uomo era stato sottoposto per altre vicende, avrebbero interrotto il meccanismo estorsivo. In quel periodo, infatti, era la sua compagna a recarsi in tabaccheria per ritirare le sigarette al posto suo.

La denuncia e l’intervento dei carabinieri

A febbraio 2024, dopo anni di vessazioni, la vittima ha trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri di Monselice, raccontando tutto. Le indagini, condotte con rapidità, hanno raccolto testimonianze e conferme anche da parte di altri esercenti della zona, che avevano intuito cosa stesse accadendo.

Venuto a conoscenza della denuncia, il 45enne è tornato in tabaccheria cercando di costringere il commerciante a ritirarla, ma questa volta ha ricevuto un netto rifiuto. Da quel momento avrebbe iniziato a sostare frequentemente davanti al negozio e a seguire il tabaccaio, incrociandolo in strada anche in altri comuni limitrofi.

Il provvedimento del GIP e gli arresti domiciliari

L’escalation degli eventi ha spinto il GIP del Tribunale di Padova, su richiesta della Procura della Repubblica, a disporre una misura cautelare nei confronti dell’uomo, che è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

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