Addio a Mercede, la padovana più anziana: aveva 108 anni
Esule istriana, nativa di Verteneglio, aveva un legame speciale con gli alpini. Viveva a Monselice, ha insegnato nella città murata per 26 anni
La maestra Mercede Salvi, la “madrina” delle associazioni cittadine, è mancata lunedì all’età di 108 anni. Centootto anni e più di 280 giorni, a essere precisi. Li aveva compiuti lo scorso 8 aprile ed era la donna più anziana della provincia di Padova, oltre che di Monselice.
Maestra elementare, la donna aveva un legame molto forte con la città, con i suoi gruppi e in particolare con gli alpini, che puntualmente arrivavano nella sua abitazione di viale della Repubblica ad omaggiarla nel giorno del compleanno.
Era infatti vedova del tenente degli alpini Giacomo Vocetti, da qui la connessione ancora intensa con le penne nere.
Mercede ha vissuto una vita intensa e a tratti difficile: era nata in Istria, a Verteneglio, e ed è cresciuta nella località Villanova del Quieto (lì il padre Domenico era segretario comunale).
Il marito, prima della guerra, era un insegnante, la coppia si era conosciuta proprio grazie al lavoro comune: il loro matrimonio era stato celebrato nel 1940.
Alla fine della Seconda guerra mondiale Mercede era dovuta scappare dal suo Paese assieme al marito, esule della Dalmazia, per scongiurare appunto la pulizia etnica. Furono anni di grande dolore e di molte difficoltà.
Si era trasferita quindi a Monselice, dove sono nati i figli Chiara e Fulvio e dove la donna ha dedicato la sua vita alla formazione di tanti bambini che ancora oggi incontrava, ormai adulti, tra le strade della cittadina murata.
Ha insegnato per 26 anni, fermandosi solo in seguito a un incidente stradale avvenuto nel 1973.
Nei tanti anniversari festeggiati con i suoi alpini, Mercede ha sempre ricordato i segreti della propria longevità: «Bisogna leggere libri e fare le parole crociate, stare lontani dal fumo e dall’alcol, mangiare alimenti sani e fare tante passeggiate».
Una ricetta di salute e buone abitudini che snocciolava ancora con grande convinzione e disinvoltura. E poi l’amore per i figli e il tanto affetto che la donna si è sempre saputa guadagnare in vita.
Nell’ultimo compleanno, nove mesi fa, oltre a ricevere gli auguri dell’amministrazione comunale con la sindaca Giorgia Bedin e l’omaggio floreale del Comune, Mercede aveva riscosso anche un messaggio del presidente regionale Luca Zaia.
Queste le parole riservate alla donna dal governatore veneto: «Le 108 candeline segnano, anno per anno, l’identità di una donna incredibile e resiliente, una delle ultime esuli istriane, testimoni di uno dei capitoli più drammatici del secolo scorso. Il suo è un cammino lungo in cui ci sono stati momenti sicuramente tragici, ma anche ritrovate serenità nella nostra terra. E spero che quest’ultime possano aver ricompensato il dolore di chi, come lei, in una scelta di libertà ha dovuto lasciare il proprio paese, la propria casa, i propri affetti per riuscire a sopravvivere».
L’addio a Mercede Salvi verrà dato venerdì alle 9.30 nel Duomo di Monselice. La famiglia chiede che eventuali offerte in memoria vengano destinate a Casa Amica (conto corrente postale numero 15024356).
Stando alle statistiche (fonte supercentenariditalia.it), la monselicense era la donna più anziana residente nel Padovano.
Genoveffa Dante, 109 anni e 283 giorni, è infatti nata a Piove di Sacco ma vive ormai da tempo a Pomezia Terme, nel Lazio.
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