Monselice, scatta la guerra al panino in mensa a scuola, i genitori si ribellano: «Ora basta»

MONSELICE. Il lunch box con due panini, proposto agli alunni della scuola primaria Diego Valeri non è piaciuto ai genitori, sia per la mancanza di verdure sia per l’importo di 4,72 euro.
Tutto è cominciato a ridosso dell’anno scolastico, quando ai genitori degli alunni della Valeri, con pochissimo preavviso, visto che il Comune ha gestito in ritardo le iscrizioni alla mensa, è stato comunicato che non sarebbe partito da subito il servizio mensa ma che gli alunni avrebbero pranzato in classe con un lunch box.
Lunedì 28 settembre i bambini hanno mangiato una pizza, accompagnata da un frutto e una crostatina e subito sono scattate le proteste dei genitori, ritenendo il pranzo non completo e salutare.
Autogol del vicesindaco
Il vicesindaco Andrea Parolo aveva assicurato che si era trattato di un caso eccezionale e durante ill consiglio comunale del 30 settembre aveva assicurato che non avrebbero mai più pranzato con un panino.
Nemmeno il tempo di dirlo che lunedì scorso i bambini si sono ritrovati in classe all’orario di pranzo con davanti un paninetto al formaggio e un panino al tacchino. Immediate le proteste da parte di alcuni genitori che accusano l’amministrazione comunale di aver gestito con ritardo l’organizzazione delle mense scolastiche e di aver mantenuto la stessa cifra del servizio di pranzo caldo anche per il lunch box in questione.
Rilevano che di fonte al divieto di cucinare loro stessi i pranzi da portare a scuola per i figli il prezzo di 4,72 euro per un paio di panini è eccessivo.
L’amministrazione è corsa ai ripari e ha organizzato ieri un tavolo di lavoro con i gestori della mensa esterna Sodexo, con i responsabili delle quattro scuole primarie, la dirigente scolastica Barbara Vicentini e l’ufficio scuola del Comune.
«Il lunch box dalla prossima settimana sarà eliminato», spiegano l’assessore Andrea Parolo e il sindaco Giorgia Bedin. «Solo per domani alla scuola Manin verrà somministrato, ma da lunedì, dove non è prevista la mensa interna, tutti gli alunni potranno consumare un pasto caldo confezionato singolarmente».
Pasto bilanciato
Una buona notizia, arrivata però in ritardo secondo i genitori, ma che consentirà ai bambini di consumare un pasto bilanciato.
«Quando partiranno i pomeriggi integrativi anche in questo caso, tutti i bambini mangeranno in mensa: non è mai stata nostra intenzione far mangiare panini nei rientri facoltativi», sottolinea il sindaco Bedin che spiega che questa decisione era già stata presa prima di abolire il lunch box.
I genitori per i loro figli desiderano un pasto caldo e le soluzioni adottate dal Comune saranno diverse nei vari istituti: nelle scuole Cini e Bussolin, che non dispongono di mensa interna, ci saranno mono porzioni sigillate, alla scuola Manin le classi al primo piano usufruiranno del servizio mensa mentre quelle al piano terra per una questione di spazi avranno lo “scodellamento” all’interno della classe; alla Diego Valeri se possibile si farà un doppio turno alla mensa completa oppure sarà adottata la mono porzione termo sigillata. —
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