Monselice, tornano i cassonetti Affiancheranno il porta a porta

Ne saranno piazzati 20, l’assessore Fortin: «Una richiesta dei cittadini e di Sesa» Miazzi sbotta: «A Este esperimento fallito, creano soltanto sporcizia e disordine»

MONSELICE

I cittadini della Rocca pensavano che i grandi cassoni dei rifiuti, dove ognuno poteva gettare la spazzatura a qualsiasi ora e in ogni modo, fossero solo ricordo di vent’anni fa. Tra venti giorni invece scopriranno che “a volte ritornano” anche gli oggetti più inaspettati. Venti bidoni della raccolta differenziata, alti oltre un metro e mezzo, con maniglioni e pedale, saranno infatti posizionati nelle nove frazioni e nei quartieri di Monselice.



La notizia è stata confermata dall’assessore all’ambiente Lucio Fortin: «Su richiesta di Sesa e dei cittadini verrà introdotta una nuova modalità di raccolta dei rifiuti che affiancherà il porta a porta», spiega. «Non si tratta di un passo indietro ma di un modo per rispondere alle esigenze dei cittadini, dato che la plastica e il secco vengono ritirati ogni 15 giorni e in alcune situazioni, come nei condomini, per gli utenti è difficile gestire la spazzatura».

Secondo l’assessore questo sistema permetterà di non accumulare più rifiuti in casa «ma di smaltirli nei cassoni controllati da un sistema di video sorveglianza in modo da garantire una corretta differenziazione dei rifiuti per evitare che ci siano furbetti». Ad Este però il sistema viene sperimentato da un anno e molti bidoni traboccano di rifiuti, tanto da non potersi chiudere, con sacchi abbandonati.

«Sarà responsabilità di Sesa garantire la pulizia dei luoghi limitrofi e se il sistema dei cassoni non darà buoni risultati saranno rimossi» conclude l’assessore. Una scelta però che non è piaciuta all’ambientalista e consigliere di Ambiente e Società Francesco Miazzi, che sottolinea come le bollette della Tari siano aumentate del 6% con un parallelo peggioramento della raccolta dei rifiuti. «Dopo 23 anni di raccolta differenziata porta a porta, si sta tornando ai cassonetti disseminati per la città», spiega Miazzi. «Si tratta di un esperimento già fatto a Este un anno fa che oggi mostra una gestione pessima. Infatti i cassonetti sono spesso stracolmi, con sacchi di rifiuti messi all’esterno e con ogni tipo di materiale che finisce all’interno in modo incontrollato».



Secondo il consigliere il risultato di questo intervento è un generale aumento della sporcizia e del degrado: «Questa sperimentazione evidentemente comporta un grosso guadagno per Sesa, dato che richiede meno forza lavoro di operai rispetto alla gestione porta a porta». Il consigliere esorta i cittadini a boicottare l’uso dei cassonetti, per proseguire con la differenziata domestica per dimostrare una maggiore sensibilità rispetto agli amministratori: «Abbiamo una giunta che finge sensibilità ambientale dichiarando il comune plastic free, ma in contemporanea avalla quest’operazione che farà arretrare la raccolta differenziata, porterà sporcizia, degrado e disordine». —



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