Montagnana, allarme in cimitero: sprofondano le tombe

MONTAGNANA. Il cimitero sprofonda. C’è apprensione per le sorti di almeno una ventina di tombe del camposanto di Borgo San Marco: dopo la sferzante ondata di maltempo delle ultime settimane, più di qualche lapide in marmo è sprofondata di parecchi centimetri. La terra, “morbida” perché inzuppata d’acqua, ha inghiottito le tombe in maniera piuttosto evidente, facendo scendere i marmi anche di dieci centimetri. Il parroco don Lorenzo Mischiati ha subito contattato il sindaco Loredana Borghesan: il primo cittadino è arrivato in cimitero con un tecnico comunale per inquadrare la problematica e intervenire in tempi brevi.
«Purtroppo le esondazioni e gli allagamenti non sono gli unici effetti del maltempo che abbiamo vissuto in queste settimane» commenta Borghesan «Da una prima perizia pare che la falda che passa sotto il cimitero si sia ingrossata a tal punto da portar via grossi quantitativi di sabbia: senza sostegno, terra e tombe sono sprofondate». Il Comune sta valutando come intervenire: «Va assolutamente irrobustita la fascia di terra che si trova sopra la falda. Stiamo contattando i proprietari delle tombe in questa porzione di cimitero: non possiamo far nulla senza il loro permesso. Non sarà un’operazione semplice, sia dal punto di vista tecnico che per la delicatezza del luogo in cui bisogna intervenire».
Si cercherà di farlo senza “smantellare” le tombe, ma non è escluso che sarà necessario un intervento radicale. D’altra canto è necessario agire in tempi brevi, per evitare ulteriori cedimenti. Problemi del genere, peraltro, sarebbero già visibili anche nel cimitero di Borgo San Zeno. Aggiunge il parroco don Lorenzo, che ha pubblicato le foto di questa emergenza nella pagine Facebook della frazione Borgo San Marco: «È piovuto molto, quindi non si può imputare incuria a nessuno, ma occorre prevenire. Credo che il cimitero non sia solo responsabilità del Comune ma anche di noi privati. Per quel che concerne il privato, la tomba – che è una proprietà - va tenuta bene e pulita. Siamo responsabili dei nostri morti e le spoglie mortali sono sacre, come sacro è il cimitero: rimbocchiamoci tutti le maniche».
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