Monte dei Paschi cancella Antonveneta, pronto l’addio al marchio

Agli analisti: «L’obiettivo di Mps è il brand unico». A Padova risultato operativo da 19,5 milioni ma pesano le rettifiche
MARIAN - NUOVE INSEGNE ANTONVENETA MARIAN - NUOVE INSEGNE ANTONVENETA
MARIAN - NUOVE INSEGNE ANTONVENETA MARIAN - NUOVE INSEGNE ANTONVENETA

PADOVA. L’ultimo bilancio di Banca Antonveneta parla di un istituto ancora in salute. Il risultato operativo netto, che dà conto della gestione caratteristica ovvero del “fare banca”, lo scorso anno si è attestato a 19,5 milioni. Certo, nulla a che fare con il risultato del 2011 che, a fronte di una crescita del 25%, aveva toccato i 175 milioni. Durante la presentazione agli analisti dei conti del gruppo Montepaschi, ieri l’amministratore delegato Fabrizio Viola ha parlato di un bilancio «di svolta che rendiconta tutte le azioni di discontinuità» con il passato. Tra i capitoli toccati con la comunità finanziaria anche quello del piano di ottimizzazione dell’organizzazione del gruppo. Come noto, alla fine aprile Banca Antonveneta sarà incorporata in Mps cessando di esistere come Spa autonoma. L’atto di fusione è atteso per il 22 aprile con efficacia giuridica dal 28 aprile.

Fin qui Siena non si è mai pronunciata in modo definitivo sul fatto che il marchio Antonveneta possa comunque continuare, o meno, ad esistere. Ieri, però, durante la presentazione agli analisti si è detto esplicitamente che il progetto “one network” prevede anche la razionalizzazione dei brand: da quattro (Mps, Antonveneta, Biverbanca, Mps gestione crediti) a uno (Mps). Di pari passo, ma questo era noto, a un analogo taglio dei consigli di amministrazione e, quindi, dei relativi membri da 40 a 12. La cancellazione del marchio, chiariscono però da Siena, con relativa sostituzione delle insegne è ancora oggetto di valutazione. Sulla carta, intanto, il marchio unico Mps, anche a Nordest, viene citato come un obiettivo da centrare entro la fine 2013.

Tornando ai conti, va detto che nell’ambito di un risultato netto di gruppo negativo di oltre 3,17 miliardi, Antonveneta si è difesa. Il passato esercizio ha riservato un peggioramento delle condizioni per quasi tutti gli istituti, e quindi anche per l’istituto padovano. La raccolta diretta ha segnato, ulteriormente rispetto all’anno precedente, una flessione del 3,3%. Di contro, i crediti erogati si sono assestati su una sostanziale stabilità (+0,3%) rispetto al 2011 quando erano risultati pari a 13,6 miliardi. Il gruppo non ha reso noto il risultato d’esercizio ma si puntualizza che questo è stato «influenzato dall’impairment su avviamenti e ammortamento intangible». Già lo scorso anno questo aveva portato a una perdita da 1,2 miliardi. E nel 2012 Siena ha svalutato integralmente il valore del marchio Antonveneta per 15,2 milioni netti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:banche

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova