Montegrotto, 300 no al senso unico sul sottopasso

Raccolta di firme contro il progetto a lato della stazione. Mortandello: «Si farà»

MONTEGROTTO TERME. Battuto il record di 200 firme contro il progetto del semaforo proposto dall’ex sindaco Massimo Bordin. I commercianti di Mezzavia hanno comunicato infatti di aver superato quota 300 firme contro il progetto di sistemazione del sottopasso della stazione previsto dall’amministrazione Mortandello. Secondo il progetto previsto dal Comune (i lavori partiranno durante questo mese), il sottopasso diverrà a senso unico, con direzione da Mezzavia verso il centro cittadino. L’opera costerà al Comune oltre 163 mila euro. La carreggiata, attualmente a doppia corsia, verrà ristretta per destinare due metri e mezzo di strada alla pista ciclopedonale, che sarà a doppio senso.

All’ingresso del tunnel un’aiuola separerà nettamente la ciclopista dalla carreggiata riservata alle auto. Verrà installata poi una copertura all’ingresso del sottopasso. Lungo la pista ciclopedonale, che sarà protetta da un cordolo con una rete alta mezzo metro, è prevista la realizzazione di murales e dell’illuminazione.

 

Durante il cantiere, che terminerà in primavera, il sottopasso resterà chiuso e quindi gli automobilisti dovranno percorrere o il tunnel di via Campagna Bassa o la nuova tangenziale di Turri, sottopassi che dovranno essere anche imboccati quando terminerà l’opera per andare dal centro verso Mezzavia. «Vogliamo mantenere il doppio senso di marcia», dicono i commercianti del quartiere.

 

«Il senso unico taglierebbe completamente fuori Mezzavia. Il progetto sarebbe deleterio per le nostre attività commerciali, aumenterebbe lo smog. Ci sono altri progetti che possono essere percorsi per aumentare la sicurezza del sottopasso. Teniamo a sottolineare come molti non abbiano voluto firmare perché temono ripercussioni, hanno paura». «È una scelta che dovevamo prendere», spiega il sindaco Riccardo Mortandello. «Il progetto è stato spiegato in un incontro pubblico. Rispetto la raccolta firme, però bisogna prendere delle decisioni che siano positive per tutto il territorio. Credo che un amministratore debba avere il coraggio di decidere quando si trova a dover garantire la sicurezza. L’unica via percorribile per rendere sicuro quel sottopasso è portarlo ad una sola corsia».

 
 

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