Razzia nei garage a Montegrotto: a segno quattro colpi nella notte

Almeno quattro i colpi messi a segno la scorsa notte. Una delle malcapitate è Raffaela Ruggieri. Dovrebbero essere passati nella notte o comunque tra le 19 e le 9. 30. Ce ne siamo accorti solo di mattina», racconta la residente «hanno portato via sicuramente delle scarpe e dei francobolli pregiati. A me credo abbiano preso pochissime cose e credo sia toccato lo stesso alla mia vicina».

I delinquenti si sono introdotti nell’autorimessa sotterranea e hanno utilizzato la cosiddetta “tecnica dello spioncino” che consiste nel praticare con un oggetto appuntito un foro nel basculante del garage per spiare il contenuto del box auto illuminandolo con una piccola torcia elettrica.

Dopodiché, se notano qualcosa che attira la loro attenzione, i ladri fanno un secondo buco, un po’ più grande del primo, vicino alla serratura per riuscire ad aprirla con un arnese. Hanno forzato il portellone di quattro garage. È stato pazzesco notare le condizioni in cui hanno lasciato il mio. Stessa sorte è toccata agli altri tre». I malviventi sono stati davvero scatenati e senza scrupolo: «Hanno aperto scatole e rovistato negli scatoloni senza porsi alcun problema».

La malcapitata sta effettuando un inventario delle cose presenti in garage: «Credo mi abbiano rubato qualche Swatch, ma ne avevo talmente tanti che sinceramente non ne sono totalmente sicura. Può essere che mi abbiano preso una cassettina di attrezzi. Dovrò controllare meglio, perché alla prima occhiata non la vedo più».

Una delle residenti la prende tuttavia “con filosofia”. «Purtroppo sono cose che succedono e a me è andata piuttosto bene, tutto sommato», conclude. Resta il fatto che in queste ore è montata la paura tra i residenti della zona e tra quanti vivono negli altri condomini della zona centrale di Montegrotto. «Ovviamente adesso siamo tutti preoccupati. Abbiamo già fatto denuncia ai carabinieri di Montegrotto. Speriamo che episodi del genere non capitino più e che i malviventi possano essere presi utilizzando, magari, le immagini di videosorveglianza» commenta un residente.