Morto a 63 anni Roberto Doria è stato il notaio dei padovani

PADOVA. È morto dopo una lunga malattia il notaio Roberto Doria. Aveva 63 anni ed era “il” notaio della città. Si era laureato in Giurisprudenza e faceva parte del Consiglio Notarile. Lavorava in tre studi: in Corso del Popolo, in via Tommaseo e a Grantorto.
Nei suoi studi sono stati firmati migliaia di atti immobiliari e aziendali, sia pubblici che privati, tra cui alcuni della Regione Veneto. Abitava in Ghetto in un palazzo storico, in via San Martino e Solferino, vicino all’Hotel Toscanelli. Terzo di quattro fratelli, papà medico e madre casalinga, lascia la moglie Roberta Bevilacqua, originaria di Cittadella e i figli Enrico, Massimiliano e Benedetta.
Lascia anche la sorella Elisabetta, preside dell’Ottavo Istituto Comprensivo. I funerali non sono stati ancora fissati. «Se n’è andato uno dei nostri colleghi migliori», spiega il presidente dell’Ordine dei Notai Lorenzo Todeschini Premuda, «Un professionista apprezzato da tutti i clienti con uno studio avviato, che è sempre stato punto di riferimento per le attività immobiliari e per i settori economici più importanti. Una persona con una forte dedizione al lavoro».
Lo conosceva benel’ex direttore del Catasto, Enrico Silvestri: « Lavorava fino a 15 ore al giorno. Un notaio amato ed apprezzato da tutti, ma anche una persona semplice e riservata».
E l’assessore comunale alla Sicurezza Diego Bonavina lo ricorda con grande commozione. «Roberto era una persona gentilissima. Era sempre disponibile a venire incontro ai bisogni degli altri. Ci mancherà molto. Per tutta la vita si è dedicato al lavoro e alla famiglia. Ha firmato anche atti notarili per il Calcio Padova, come quello del 2014, quando fu costituita la nuova società biancoscudata, guidata dal presidente Giuseppe Bergamin e da Roberto ed Eduardo Bonetto (padre e figlio). Era molto conosciuto nel mondo delle aziende e nelle istituzioni pubbliche. La città di Padova perde uno dei suoi cittadini più illustri».
Doria è stato per anni anche il notaio della Camera di Commercio, in particolare dal 2013 al 2018. Lo ricorda l’ex presidente Fernando Zilio: «Una persona straordinaria», dice Zilio, «Un signore di altri tempi. Nel suo studio abbiamo firmato importanti progetti che hanno contribuito allo sviluppo della nostra economia. Sono molto addolorato dalla sua scomparsa. Se n’è andato un altro grande figlio della città che lavora». —
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