Morto Annito Quaglia: trasformò il Molino in industria di qualità

VIGHIZZOLO D'ESTE. Se oggi il Molino Quaglia è una azienda conosciuta in tutta Italia, il merito va in gran parte al suo spirito e al suo intuito imprenditoriale. È un'eredità importante, di valori prima che economica, quella lasciata da Annito Quaglia, 86 anni, padre della storica azienda di Vighizzolo d'Este.
Quaglia è mancato all'affetto dei suoi cari ieri mattina. A stroncarlo è stato un malore, inaspettato, mentre si trovava nella sua abitazione. Annito era figlio di Angelo, capostipite del molino odierno: nel 1913 aveva solamente 13 anni quando lasciò la sua famiglia, di tradizione mugnaia già dal 1856, per avviare un piccolo molino a pietra costruito su zattere e mosso dalle acque del fiume Adige.
Nel 1937 ecco il trasferimento dal corso d'acqua alla terraferma, a Vighizzolo d'Este. Un decennio dopo, nel 1947, la guida passa al figlio Annito, che dà un'impronta industriale al molino. Nel 1986 quello dei Quaglia diventa il primo molino italiano a costruire un impianto per la torrefazione dei cereali, nel 1996 è il primo sul territorio nazionale ad ottenere la certificazione di qualità ISO 9002 e solo due anni più tardi è riconosciuto come il più avanzato nella fascia di produzione di 4000 q/24 h.
Dal 1989 l'azienda è condotta dai tre fratelli Lucio, Chiara ed Andrea Quaglia. Oggi è l'unico molino industriale italiano a produrre una linea di farine macinate a pietra con grani 100% italiani ed è dotato anche di una "fabbrichetta" per la tostatura delle crusche e del germe di grano e, dal 2013, di un impianto di germinazione e fermentazione assistita di cereali e legumi che sfrutta un brevetto in esclusiva europea.
Un impero di qualità che ha segnato anche la storia imprenditoriale dell'Estense, di cui Annito è sicuramente stato tra i protagonisti. «Il nostro molino è cresciuto in questi anni. E me ne rendo conto ogni giorno quando percorro i corridoi bianchi nel fragore delle macchine che macinano il grano. Poi esco fuori nel piazzale e appena la porta si chiude alle mie spalle non sento più alcun rumore», è uno dei passaggi, quasi poetici, di una sua recente intervista. Oltre ai tre figli, l'ottantaseienne lascia nel dolore la moglie Andreina e la figlia Adriana. Il funerale sarà celebrato sabato alle 15 nella chiesa di Vighizzolo d'Este.
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