E’ morto l’avvocato Guarnieri: ha assistito per 37 anni il figlio in coma dopo un incidente
Il legale ha esercitato da civilista a Padova e poi ad Adria. Aveva 88 anni ed era tra gli animatori dell’Accademia della Cucina
È mancato l’avvocato Giampaolo Guarnieri, aveva 88 anni. Era uno stimato civilista e nel 2017 aveva meritato la “Toga d’oro”. Era in pensione da diversi anni e ora si dedicava ai 7 nipotini che gli riempivano la vita. Abitava in via Umberto I a Padova.
La carriera
Aveva iniziato la carriera con alcuni importanti studi notarili in città per poi riprendere le redini dello studio del padre ad Adria, in Polesine. Era anche tra gli animatori dell’Accademia italiana della Cucina. Il funerale si celebrerà sabato 18 gennaio alle 10.30 nella chiesa di San Daniele.
«Mio padre era una persona sorridente e disponibile, è stato molto segnato dalla tragedia che ha colpito mio fratello, rimasto in coma per 37 anni in seguito ad un incidente stradale, che ci ha lasciati l’anno scorso» ricorda il figlio minore Andrea, nel dolore assieme al fratello Stefano. «La sua, come quella dell’intera famiglia, è stata una grande sofferenza. Però papà non si è fatto schiacciare, ed è rimasto attaccato alla vita. Non ha mai mollato stando sempre vicino a mio fratello Alessandro. Che è mancato il 28 gennaio scorso e lui nell’ultimo anno si era un po’ spento, anche se trovava la gioia con i suoi nipotini, i figli miei e di mio fratello».
L’incidente del figlio
Risale ad un anno fa, come detto, la morte di Alessandro. Era il 15 settembre del 1987 quando il ragazzo, allora diciassettenne viaggiava in moto con un amico, al posto del passeggero, quando un camion militare non rispettò lo stop e travolse i due ragazzi. L’amico se la cavò con qualche frattura, mentre Alessandro cadde subito in un coma profondo. Le sue condizioni furono ritenute dai medici drammatiche, si parlava di una sopravvivenza di un massimo di 72 ore, ma la famiglia Guarnieri si attaccò alla più flebile speranza e, insieme al figlio, decise di lottare contro una morte che pareva incombere. E alla fine il destino gli diede ragione. Visse per 37 anni, tanto da essere il paziente più longevo d’Europa in quelle condizioni. La famiglia ha amorevolmente accudito Alessandro, cercando fin da subito di assicurargli le migliori cure possibili, nella speranza di un secondo miracolo. La battaglia giudiziaria per quell’incidente non è ancora terminata. Di poche settimane fa la sentenza della Cassazione favorevole ai ragazzi. Ora si torna in Appello. —
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