Morto il «rivoluzionario» pittore Lucien Freud

Lucian Freud, uno dei pittori contemporanei più possenti, che ha rivoluzionato l'arte del ritratto e del nudo, è morto mercoledì sera, a 88 anni, nella sua casa londinese dopo una breve malattia. Lo ha reso noto il gallerista William Acquavella, agente del pittore, che ne ha dato notizia al New York Times. «Viveva per dipingere e ha dipinto fino all'ultimo della sua vita», ha detto il gallerista citato dalla Bbc. Nato a Berlino l'8 dicembre 1922, Lucian - che era nipote di Sigmund Freud (suo nonno) - dopo l'ascesa al potere di Hitler si trasferì con la famiglia in Inghilterra nel 1933 e nel 1939 prese la cittadinanza e prestò poi servizio nella Marina mercantile britannica. Sposato la prima volta nel 1948 con la figlia dello scultore Jacob Epstein, che dipinse in vari ritratti, nel secondo matrimonio, anche questo finito con un divorzio, sposò lady Caroline Blackwood. Lascia molti figli, legittimi e no. Gliene sono attribuiti - con esagerazione - una quarantina. Fondamentale per il suo sviluppo artistico è stato l'incontro nei primi anni '50 con Francis Bacon - un altro'mostro acrò dell'arte contemporanea - da lui ritratto in uno dei suoi lavori più famosi. «Voglio che la pittura sia carne», affermava: una carne tormentata, ridondante.

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