È morto Maurizio Borin, professore dell’Università di Padova
Mapelli e Barcaccia: «Un giorno di profondo dolore per tutto l’ateneo». Il 29 gennaio un momento di saluto al Bo

È scomparso improvvisamente, notte fra sabato 25 e domenica 26 gennaio, Maurizio Borin, professore ordinario dell’Università di Padova.
Borin, già direttore di dipartimento del dipartimento di Agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente, è venuto a mancare poco più di 24 ore dalla scomparsa della sua adorata mamma Emma. Lascia i figli Niccolò e Marcello.
«È un giorno di profondo dolore per tutto l’ateneo. La notizia della scomparsa improvvisa di Maurizio Borin, pilastro della nostra comunità accademica, ci lascia attoniti – affermano la rettrice Daniela Mapelli e Gianni Barcaccia, coordinatore della Consulta dei Direttori dell’Università di Padova –. Maurizio lascia una traccia e un impatto che si estende ben oltre le aule universitarie. Professore ordinario e referente del gruppo di ricerca di Agronomia, ha dedicato la sua vita al dipartimento di Agronomia Ambientale e Produzioni Vegetali (DAAPV) fino al 2011, per poi continuare il suo prezioso operato nel dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE), di cui è stato fondatore e direttore per due mandati, dal 2012 al 2019. La sua vasta esperienza e il suo impegno instancabile si sono manifestati in numerosi ruoli di rilievo, sia a livello accademico che ministeriale, contribuendo in modo significativo a plasmare il futuro delle scienze agrarie in Italia. Ci stringiamo, a nome dell’ateneo, alla famiglia, ai figli Niccolò e Marcello, a tutte le amiche e gli amici di Maurizio».
Barcaccia, attuale direttore del dipartimento DAFNAE e vicedirettore durante i mandati del professor Borin, condivide un ricordo: «Maurizio è stato un carissimo amico, prima ancora di un collega e un maestro di immenso spessore, non solo dal punto di vista istituzionale e professionale, ma anche umano. La perdita di Maurizio ci colpisce profondamente: è un momento di grande tristezza, sofferenza e riflessione per tutta la nostra comunità. Siamo uniti nel dolore della sua famiglia e invitiamo tutte e tutti coloro che hanno avuto l'onore di conoscerlo a unirsi a noi per ricordarlo e onorare la sua memoria».
Anche le colleghe e i colleghi del dipartimento ricordano il professor Borin come «un riferimento, un punto di equilibrio sempre disponibile ad aiutare colleghe e colleghi. Un amico leale e fidato, capace di sdrammatizzare anche le situazioni più complicate e dotato della rara capacità di focalizzare immediatamente il nocciolo dei problemi e le possibili soluzioni. Per i più giovani, è stato una guida sicura, contribuendo alla loro crescita professionale e umana e aiutando molte allieve e molti allievi a inserirsi con successo nel mondo del lavoro, sia in ateneo che al di fuori di esso».
Il dipartimento e la famiglia organizzano un momento di saluto e commemorazione con la cerimonia dell’Alzabara, a Palazzo Bo, mercoledì 29 gennaio, alle ore 12.
«Sarà un'opportunità per celebrare la vita e l'eredità di un uomo – concludono colleghe e colleghi – che ha dedicato la sua esistenza alla scienza, all'insegnamento e al bene della comunità accademica patavina. La sua presenza e il suo spirito continueranno a vivere nei cuori di tutte e tutti noi».
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