Movimenti anarchici, Padova nel mirino: «Moda fascista nel negozio di via Dante»

PADOVA.
Gli anarchici fanno l’elenco dei “cattivi” e puntano dritto su Padova. Citano il negozio Intercity Firm di via Dante e indicano con nome e cognome il suo titolare, Gianluca Locicero. L’obiettivo degli antagonisti, stavolta, è il marchio di abbigliamento Pivert, definito da molti la divisa dei “fascisti del terzo millennio”, la stessa che ha indossato anche Matteo Salvini lo scorso mese di maggio in tribuna d’onore allo stadio Olimpico di Roma per assistere alla finale di Coppa Italia Juventus-Milan. Ciò che preoccupa gli apparati antiterrorismo è che a fare l’elenco dei negozi dove vengono commercializzati questi capi d’abbigliamento è roundrobin.info, il sito di riferimento del Fai-Fri (federazione anarchica informale e fronte rivoluzionario internazionale). Sempre da quel portale, lo scorso mese di agosto, sono state rivendicate le due bombe carta davanti alla sede della Lega di Treviso.
La formula usata è il “riceviamo e pubblichiamo”. Titolo: Pivert – Moda fascista e dove trovarla. Breve introduzione sulla società che produce i vestiti con il simbolo del picchio appollaiato sulla “P” e poi giù di nomi e cognomi. Si parte dal titolare dell’azienda: “L’amministratore unico della società, proprietario del 70% della stessa, è Francesco Polacchi: personaggio noto come storico militante di CasaPound, ex responsabile nazionale di blocco studentesco (associazione giovanile subordinata a CasaPound) e oggi riciclatosi come imprenditore del tessile”. Poi si passa ai punti vendita in Italia, uno su tutti, guarda caso proprio a Padova: “Venduto in molti negozi vicini all’estrema destra, come l’Intercity Firm di Padova (di proprietà del noto ex-forzanovista Gianluca Locicero)”.
Roundrobin.info è un sito che viene tenuto sotto stretto controllo dalla Direzione centrale antiterrorismo proprio per l’aderenza ai movimenti anarchici più pericolosi, tra cui quelli della cellula “Haris Hatzimihelakis/Internazionale nera (1881-2018)” o della “Santiago Maldonado”. Nomi che, in questi anni, hanno firmato attentati come quello davanti alla stazione dei carabinieri di via Britannia a Roma e addirittura la gambizzazione dell’amministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare di Genova Roberto Adinolfi. È chiaro che l’elenco dei negozi che vende la marca Pivert, pubblicato nel post del 18 ottobre scorso, con nomi e cognomi scaditi, può suonare con una chiamata alle armi. Della serie, ecco quali sono i negozi “amici” dei fascisti. Il pericolo c’è e nessuno è disposto a sottovalutarlo.
Ecco perché la Digos di Padova sta monitorando la situazione, con l’intento di attuare tutte le misure di protezione del caso sia per Locicero che per il negozio Intercity Firm. Padova si ritrova, ancora una volta, a essere teatro di scontro nell’ambito di dinamiche nazionali. La scossa, stavolta, la danno i movimenti antagonisti che hanno acquisito nuova linfa con la lotta all’antifascismo in seguito al dilagare delle destre in tutta Europa. Sullo sfondo c’è il ministro dell’Interno Matteo Salvini che strizza l’occhio a questo mondo e ne indossa le “divise”.
Non a caso gli anarchici citano il leader, non ufficiale, ma di certo il più carismatico dell’ultradestra padovana: Gianluca Locicero. Nonostante da tempo non metta piede allo stadio a causa del Daspo è sempre lui il punto di riferimento della curva biancoscudata. Ultimamente si è buttato anima e corpo nei combattimenti di Mma (mixed martial arts), pure con buoni risultati. —
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