Muore a 55 anni per un tumore la mamma di Luca Dotto

TOMBOLO. La mamma del campione si è spenta dopo aver lottato contro un male che non le ha lasciato scampo. Il suo sorriso, così dolce e discreto, che le aveva permesso di conquistare l’affetto di tutti, è stato smorzato in appena un mese.
A soli 55 anni all’alba di ieri, nel reparto di Neurologia dell’ospedale di Cittadella, è arrivata al tragico traguardo Guglielmina Cosma, madre di Luca Dotto, il campione della velocità azzurra, con al collo una medaglia d’oro agli Europei di Londra, l’argento iridato a Shangai, la partecipazione alle ultime due rassegne olimpiche. Con Luca, lascia il marito Fabrizio e le tante sorelle e fratelli. «Mia moglie», spiega Fabrizio, «è cresciuta in una famiglia numerosa, erano in dieci, per questo lunedì alle 15.30 il funerale sarà celebrato non a Tombolo, dove viviamo, ma a Cittadella, in Duomo, per consentire una maggiore partecipazione alla luce delle disposizioni di legge sul Covid-19».

Il decorso della malattia è stato terribile, veloce, troppo veloce. I medici hanno spiegato alla famiglia che la forma di tumore cerebrale che aveva colpito la 55enne era tra quelle più spietate. Dopo l’intervento a Padova, qualche spiraglio si è aperto, ma poi c’è stata una ricaduta e non c’è stato nulla da fare. Guglielmina lavorava in piscina a Cittadella: con il figlio era maturata la sua passione per la piscina, le bracciate, l’acquaticità, e poi aveva deciso di intraprendere il percorso di istruttrice. In piscina la conoscevano tutti come “Giuli”, un modo affettuoso per chiamarla e descriverne la dolcezza e la premura: quella che aveva per le sue corsiste, alla mattina, i corsi nuoto per adulti; il meglio di sé, tuttavia, lo dava con i ragazzi con disabilità, ed aveva una tensione assoluta nel supportarli. Tutti ricordano le gioie che provava di fronte ad ogni piccolo miglioramento. «In queste ore mi vengono a trovare tutte le persone che seguiva in piscina e mi trasmettono tanto di quello che lei ha saputo seminare, ed è qualcosa di meraviglioso», racconta il marito. Il mondo dello sport vive un momento di lutto profondo ed è vicino al campione: la Gazzetta dello Sport gli ha dedicato un pensiero affettuoso, «un male spietato s’è portato via la persona più preziosa per un figlio. Mamma Guglielmina, peraltro tanto giovane, lascia sgomento il campione azzurro. Che ora nuoterà per lei». Il Centro Nuoto Cittadella si è stretto attorno alla famiglia, a partire dai dirigenti della piscina, Gerolamo Momi Casarotto, Andrea Baggio e Davide Pontarin. Il tecnico federale Claudio Rossetto, che segue Luca, sarà presente lunedì al funerale con il gruppo della Nazionale. La Fin ha diffuso una nota: «Tutto il mondo del nuoto si stringe al campione internazionale, riferimento del movimento acquatico. Giungano al marito Fabrizio, al nostro Luca e a tutti i familiari le più sentite condoglianze del presidente Paolo Barelli, dei presidenti onorari Lorenzo Ravina e Salvatore Montella, dei vice presidenti Andrea Pieri, Francesco Postiglione e Teresa Frassinetti, del segretario generale Antonello Panza, del direttore tecnico della nazionale Cesare Butini, del consiglio e degli uffici federali e di tutto il nuoto italiano. Forza Luca». —
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