Muore dopo l’operazione, Amedeo Cavinato aveva 44 anni

VIGODARZERE. Doveva essere un piccolo intervento, di quelli che dopo un paio di giorni si è a casa, tranquilli, al proprio lavoro, con i propri affetti. Invece qualcosa deve essere andato storto, se Amedeo Cavinato ieri mattina è morto all’ospedale di Cittadella, a soli 44 anni. Tra un mese ne avrebbe compiuti 45. Lascia nella disperazione e nello sgomento la moglie Elisabetta e un paese intero, Vigodarzere, in cui Amedeo è sempre stato attivo e generoso animatore della vita culturale e sociale e dove gestiva da alcuni anni, insieme alla moglie, l’agriturismo e maneggio “Il calesse”, a Saletto.
«Non ci hanno ancora detto cosa sia accaduto» racconta la cognata, che in queste ore è accanto a Elisabetta, a portarle un po’ di aiuto e conforto, «per cui aspettiamo che dall’autopsia emergano i motivi per cui Amedeo se n’è andato». L’uomo era entrato in ospedale per sottoporsi mercoledì a un piccolo intervento: alcuni anni fa era stato male e da allora aveva subito periodicamente delle operazioni. Quella di mercoledì era una di queste. Cosa sia accaduto, però, non si sa con precisione: si sa solo che è spirato alle 5 di ieri mattina. La notizia ha fatto presto il giro di Saletto e del resto di Vigodarzere, passando di bocca in bocca tra le numerose persone che lo conoscevano. Anche perché era impossibile non conoscerlo. Giovane imprenditore agricolo, nel 2007 insieme alla moglie aveva aperto “Il Calesse”, un agriturismo con annessa fattoria didattica e maneggio in via Marconi.
La struttura fornisce alloggi, ma mette a disposizione delle scuole padovane le attività della fattoria didattica, con i cavalli del maneggio e gli animali della fattoria, oltre al vivaio in cui Amedeo coltivava piante autoctone e alberi da frutto. La moglie Elisabetta si occupa delle lezioni di equitazione e proprio per la grande passione per i cavalli, da alcuni anni insieme alla pro loco i Cavinato organizzavano il famoso concorso ippico di Vigodarzere. «Amava tantissimo i bambini, non avendone di suoi» racconta l’assessore all’Ambiente, Moreno Boschello, «e da sei anni dentro al suo agriturismo organizzavamo la manifestazione in cui doniamo un albero ad ogni nuovo nato.
Era Amedeo che ci regalava le piante da consegnare alle famiglie, perché le facessero crescere insieme ai loro bambini. Era sempre attivo, con progetti e idee». Animatore della vita sociale di Vigodarzere, una delle sue ultime “apparizioni” è stato il giorno dell’Epifania dove era arrivato alla guida di un trattore che trainava il carro sui cui era stata issata la Befana. Per poter rendere l’ultimo saluto ad Amedeo Cavinato occorrerà attendere gli esiti delle indagini, che spieghino la sua prematura scomparsa.
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