Muro del Cinquecento abbattuto in via Santini

La Sovrintendenza ha dato il via libera, il Comune ha invece bloccato i lavori Il varco servirà a entrare con maggiore sicurezza nel parcheggio di una pizzeria
Di Elena Livieri

PIOVE DI SACCO. Sette metri delle mura perimetrali del vecchio convento di San Vito e Modesto, lungo la Piovese, sono cadute sotto i colpi della ruspa che nei giorni scorsi ha dato avvio a un cantiere. Finito subito nel mirino della polizia locale, che è intervenuta con i suoi agenti per fermare i lavori. Il progetto di ristrutturazione del complesso ha ottenuto il parere favorevole della Sovrintendenza, ma mancherebbe ancora l’autorizzazione ai lavori da parte del Comune. Il tratto di mura abbattute è in via Santini, sul lato ovest della corte benedettina che risale al 1500. Proprio qui l’intenzione è di creare un nuovo accesso all’area esterna del complesso che ospita una pizzeria. In municipio sono fioccate le denunce: «È uno scempio» ha scritto un cittadino indignato, «uno sfregio gravissimo a una cinta di mura storiche di inestimabile valore artistico e culturale». Il sindaco Sandro Marcolin, dopo aver inviato sul posto i vigili, che hanno redatto un accurato verbale e bloccato i lavori, ha voluto vederci chiaro: «La pratica relativa ai lavori sul palazzo è complessa» ha spiegato, «era stato presentato ai nostri uffici un primo progetto che aveva ottenuto il parare favorevole della Sovrintendenza. L’ufficio tecnico comunale non lo aveva invece approvato, richiedendo una integrazione. Integrazione che è stata effettivamente prodotta» conferma Marcolin, «ma a cui non risulta sia ancora stata data risposta ufficiale».

Secondo il direttore dei lavori, l’architetto Saeid Shahamat, le cose sarebbero in regola: «Abbiamo dato avvio al cantiere solo dopo aver ottenuto le concessioni richieste. Le mura hanno subito numerosi rimaneggiamenti negli anni, e comunque ogni opera su un bene di questo tipo viene eseguita seguendo regole ben precise. L’apertura del nuovo passo carrabile è finalizzata a garantire la sicurezza dell’attività commerciale che si trova all’interno del complesso, potendo così usufruire di un’entrata e di un’uscita separate. Inoltre via Santini, dove si trova il nuovo passo carrabile, è diventata strada pubblica. La Sovrintendenza» sottolinea l’architetto, «ha approvato questo tipo di soluzione proprio perché bisogna contemperare le esigenze di tutela del bene con le esigenze di sicurezza delle attività che vi insistono. Sono per altro in programma ulteriori lavori di manutenzione straordinaria e consolidamento della struttura, e anche la ricostruzione della vecchia chiesetta». «Non è detto che venga contestato l’abuso edilizio» conclude il sindaco, «la situazione potrebbe essere sanata, se sussistono i presupposti ovviamente, con una sanzione amministrativa». Ma per molti quel passo carrabile rimane uno sfregio.

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