Museo della Medicina, lavori a rilento: spuntano i reperti

Dal cantiere di via San Francesco riaffiora l’ospedale del ’400. Si profila una gara per affidare ai privati la gestione

PADOVA. Reperti tutelati dalla Soprintendenza, sepolture e pavimentazione. L’ospedale del ’400 «rispunta» nel cantiere di via San Francesco. Slitta inevitabilmente l’apertura del Museo della Medicina, impegno assunto il 19 settembre 2001 nell’accordo di programma firmato da Regione, Provincia, Comune, Università, Azienda ospedaliera e Usl 16.

LAVORI. Scattati nell’estate 2008 (e affidati a Prerao Costruzioni Srl di Codevigo e Sicer Impianti Srl di Rubano) hanno comportato oltre 7 milioni di euro per il recupero del complesso. L’edificio destinato a Museo è stato ristrutturato per complessivi 2500 metri quadri. Collaudo effettuato l’agosto scorso.

Restava da sistemare l’area esterna dove sorgeva l’antico ospedale di San Francesco Grande: altri 800 mila euro di lavori affidati a City Design Spa di Ormelle. Il contratto prevedeva 120 giorni di cantiere. Ma lo scavo ha restituito piccoli e grandi tesori.

SOVRINTENDENZA. Dal cortile che doveva subire il restyling necessario alla funzione museale sono spuntati cadaveri perfettamente conservati, reperti archeologici e interi segmenti di pavimentazione. La Provincia ha immediatamente coinvolto la Sovrintendenza per la tutela delle scoperte, ma anche per rimodulare il progetto: lo spazio architettonico terrà ben presente l’«eredità» dell’ospedale originale.

Ciò che è venuto alla luce durante le operazioni di scavo ha imposto di «stoppare» il cronoprogramma originale. «L’ultimazione del cantiere era indicata a fine novembre. Presumibilmente, lo slittamento dei lavori sarà di circa tre mesi» conferma l’ingegner Francesco Valastro, responsabile del procedimento per la Provincia.

CONSEGNE. Il complesso di via San Francesco è di proprietà della Provincia che lo ha conferito a titolo gratuito alla Fondazione Museo di Storia della medicina e della salute, nata con atto notarile del 10 ottobre 2008 in vista della riapertura dell’edificio restaurato.

La presidente Barbara Degani ha già avviato la fase del passaggio di consegne. La delibera di giunta del 22 novembre fissa il quadro di riferimento della concessione.

Lo schema di convenzione fra Provincia e Fondazione (otto articoli) comporta la concessione gratuita dell’immobile per 20 anni «dalla data di consegna». Ma alla Fondazione spettano l’allestimento, l’arredamento e la dotazione informatica del Museo; le spese di gestione e manutenzione ordinaria; il pagamento delle utenze e delle polizze assicurative.

GESTIONE IN GARA. Per il Museo della Medicina si profila, del resto, una gestione privata: i costi sarebbero una zavorra insopportabile per il pool di enti pubblici che dieci anni fa hanno avviato il progetto.

Sarebbe interessata al complesso di via San Francesco una «cordata» di società, gruppi e aziende interessata ad uno spazio prestigioso in chiave medico-scientifica. Ma il nuovo Museo si presta anche alla formazione e alla didattica multimediale. Di certo, si farà una gara di evidenza pubblica per decidere la gestione.

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