Nasce a Padova una scuola di cinema dedicata al regista Carlo Mazzacurati
Corsi di sceneggiatura e montaggio in città a partire da gennaio 2021. Zangirolami: «Cerchiamo una sede. Insegneremo a raccontare il territorio»

PADOVA. «Dopo anni di set vorrei trasmettere ai ragazzi quello che io ho dovuto imparare da sola, la formazione per me è un punto fisso, vorrei fare lezione nelle sale cinematografiche e insegnare agli aspiranti registi come raccontare il nostro territorio, perché il cinema è la nostra storia».
Così Marina Zangirolami, che fu moglie e infaticabile assistente del regista Carlo Mazzacurati, ha annunciato alla Mostra del Cinema di Venezia, ospite della Veneto Film Commission, la nascita della “Scuola di cinema Mazzacurati” a Padova, in avvio a gennaio 2021 con i corsi di sceneggiatura, o meglio “scrittura per cinema e televisione”, e montaggio.
«È ancora da sciogliere il nodo della sede», confessa, «ma ci sono varie trattative in corso, posso dire che avremo spazi per i laboratori, stiamo cercando un cinema disponibile, e parte delle lezioni saranno online, le iscrizioni sono già aperte fino a fine novembre sul sito www.scuolamazzacurati.it».
Faranno parte del corpo docente i registi Enzo Monteleone e Claudio Cupellini, gli sceneggiatori Franco Bernini, Doriana Leondeff e Marco Pettenello e il montatore Paolo Cottignola.
«La scuola nasce come sviluppo del “Master in sceneggiatura Mazzacurati” dell’Università di Padova che dopo quattro anni si è concluso», continua Zangirolami, «ma conto di mantenere la collaborazione con i professori dell’ateneo padovano, perché da ottobre 2021 partiranno anche i corsi di regia, fotografia, recitazione e produzione, che ultimamente è una professione molto richiesta e poche sono le opportunità in ambito formativo in Italia».
I corsi sono di durata annuale (400 ore) e i partecipanti, in un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, saranno divisi per classi con massimo 15 posti, in modo da essere seguiti personalmente dal professionista, secondo un approccio “da bottega artigiana” che già fu quello di “Ipotesi cinema”, la scuola-laboratorio fondata da Ermanno Olmi a Bassano del Grappa nel 1982, dove studiarono, o meglio, impararono il mestiere, anche Francesca Archibugi, Maurizio Zaccaro e Giorgio Diritti, tra gli altri.
Se l’aura formativa della scuola olmiana era ispirata alla memoria, quella intitolata a Carlo Mazzacurati avrà come fulcro il territorio, perché lui, dai “Ritratti” a Meneghello, Zanzotto e Rigoni Stern, a “Il prete bello” dal romanzo di Parise, attraversando tutti i generi, dalla commedia con “La lingua del santo” al noir di “La giusta distanza”, ha parlato del Veneto dal mare ai monti, con la sua gente, la sua lingua, le sue trasformazioni antropologiche. Fino a “La sedia della felicità”, una sorta di film testamento girato poco prima di morire il 22 gennaio 2014 a soli 57 anni.
«Non è un caso che la “scrittura per il cinema” sia il corso inaugurale della scuola, le persone adorano scrivere, ma bisogna imparare a raccontare», puntualizza Zangirolami, che della scuola sarà direttrice, «perché un territorio, attraverso i suoi personaggi, può parlare a tutto il mondo, oggi i nostri narratori sono, ad esempio, Andrea Segre, Alessandro Rossetto, Antonio Padovan, e bisogna continuare a nutrire il cinema di storie, luoghi e persone in cui ci si possa riconoscere».
Al corso si affronteranno gli archetipi narrativi e la commistione dei generi nella serialità odierna, fino alla preparazione di un film, come si mettono in moto le riprese, il set e la post produzione, approfondendo le varie tecniche di montaggio nello specifico indirizzo: la fabbrica dei sogni non avrà più segreti. —
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