Nasce all’ex jutificio il centro di riabilitazione per il disagio psichico

La struttura sarà gestita dalla cooperativa sociale L’Incontro  Servizi in convenzione con l’Usl per i 20 ospiti della struttura





Dal grande stabilimento di filatura a importante centro diurno per persone con problemi di disagio psichico. L’ex jutificio di Piazzola ritorna a vivere con una destinazione completamente diversa: da fulcro occupazionale nei decenni passati a moderno e funzionale luogo di riabilitazione psichiatrica grazie alla cooperativa sociale L’Incontro.



Si tratta del centro diurno riabilitativo “La Filanda”, che prende il nome appunto dal luogo, inaugurato nei giorni scorsi dal direttore generale dell’Usl 6 Domenico Scibetta assieme al presidente della cooperativa l’Incontro Luca Mazzon, al sindaco Enrico Zin e al responsabile del servizio di Salute mentale del distretto Alta Padovana Leonardo Meneghetti.



Un gioiellino, che ospiterà venti utenti, reso possibile dalla stretta sinergia tra istituzioni e associazioni di volontariato. Si tratta di un ampliamento dell’offerta dei servizi semi-residenziali per la salute mentale in convenzione con l’Usl. «Per la nostra cooperativa è un consolidamento della partnership con l’Usl» spiega il presidente Luca Mazzon, «iniziata nel 2004 con l’affidamento dei Servizi del polo “Altogrado” a villa Imperiale di Galliera Veneta. Prerogativa del centro La Filanda è favorire le relazioni interpersonali e l’integrazione sociale ed è per questo che abbiamo scelto un immobile nel cuore della comunità, in una cittadina da sempre attiva e vivace di proposte culturali».



La cooperativa L’Incontro gestisce già numerosi centri nell’Alta padovana ovvero la Comunità terapeutica, la Comunità alloggio e il Centro diurno a Galliera Veneta, il Centro occupazionale ed il Centro di lavoro guidato a Tombolo, i Gruppi appartamento a Laghi di Cittadella, la Comunità alloggio estensiva “Il Maestrale” a San Pietro in Gu. Ed ora, infine, il nuovo centro la Filanda che con i venti posti accoglierà anche le persone che in questo momento frequentano il Centro diurno di Galliera.—



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