Nasce Galilei, creata da tre ex dirigenti

TORREGLIA. Un prodotto marcato “Fabbricato in Italia” contraddistinguerà la linea di banchi frigo che saranno prodotti negli stabilimenti ex Carrier di Torreglia. A portare avanti questa sfida imprenditoriale saranno proprio tre ex dirigenti della multinazionale americana che ha delocalizzato la produzione in Ungheria, dopo aver messo in cassa integrazione 193 dipendenti. Si tratta di Antonio Barbiero, Gio Batta Lonardi e Michele Consolani, che hanno lanciato un piano di sviluppo industriale prontamente sostenuto sia dalla Provincia di Padova che dalla Regione. Grazie all’entrata nel capitale sociale della Galilei Refrigerazione Spa da parte di Veneto Sviluppo con il 34,78 per cento, pari a 400 mila euro di investimento, la società potrà contare su un capitale cospicuo e un potenziale per investimenti e innovazione.
La Galilei prende vita dalla Lonardi Frigo srl, creata per l’appunto dopo la chiusura dello stabilimento della Carrier a Torreglia. Ma prima ancora trae la sua linfa vitale dall’esperienza maturata dalla forza lavorativa della Criosbanc, la prima originaria azienda dalla quale è nato e si è consolidato nel mondo il rinomato prodotto della refrigerazione veneta. Soddisfatti e pieni di entusiasmo i tre neo imprenditori che inizieranno dopo le feste pasquali a preparare l’apertura dello stabilimento di Torreglia. «Contiamo entro l’anno di assumere quattordici dipendenti» esordiscono «Il primo banco nato dalla competenza locale lo abbiamo chiamato Giano, dal latino Ianus, il bifronte, perchè da un lato guarda indietro verso l’esperienza del passato e dall’altro punta dritto verso il futuro. Poi ci sono Libra, la bilancia, un mobile frigo, e Aries, ariete, per i banchi servizi, simbolo di perseveranza. La nostra produzione è composta da materie prime italiane perchè ci teniamo a rimarcare la qualità del prodotto della nostra nazione, che all’estero da sempre ci invidiano».
Lo stabilimento nel quale saranno prodotti i bachi frigo ha un’ estensione di circa ottomila metri quadrati e il piano di investimenti presentato dall’azienda prevede nei primi cinque anni circa tre milioni e mezzo di euro. Nell’arco del primo anno saranno assunti 14 dipendenti, mentre per i successivi aumenteranno fino a 27 nel secondo, 40 nel terzo, 57 nel quarto per arrivare a occupare alla fine del quinto anno 69 dipendenti in totale. Un toccasana per l’occupazione del territorio e una speranza per le maestranze che hanno maturato esperienza nel settore.(s.s.)
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