Natale, dagli alberi cinesi low cost a quelli di lusso da 500 euro

Ecco quanto si spende a Padova per addobbi e luci, dal centro alla zona industriale. Per i presepi il prezzo sale di molto se si punta alle statuine artigianali

PADOVA. Appena passato il primo dicembre, nella maggior parte delle case padovane sono entrati i simboli del Natale: albero e presepe. Ma addobbare “lo spirito natalizio”, quanto costa? Subito dopo aver superato il bivio tra “naturale” e “artificiale”, la scelta ricade sulle dimensioni e sugli addobbi e le relative voci di costi. Tra le catene della grande distribuzione solo Ikea vende alberi veri. Il resto offre alla clientela solo quelli finti. E basta fare un giro per negozi per capire che a parità di aghi finti, il conto può lievitare anche fino quasi a 500 euro.

Vediamo alcune soluzioni. Cominciamo da quella più dozzinale: Centro ingrosso cinese in via Vigonovese, Mela Rossa. C’è tutto quello che si può immaginare sul Natale. Gli alberi, le decorazioni e i completini intimi che (concetto del sexy molto discutibile) si vendono a pochi euro. Gli abeti sono di tutte le dimensioni, forme e accessoriati (con o senza luci, con o senza neve e così via). Per 150 centimetri di pura plastica ci aggiriamo intorno ai 20 euro, più 21 palle 6,50 euro, più i led, 360 miniluci al led 19,90 euro, non sono neanche 50 euro.

Poi c’è l’Ikea. Albero (vero e artificiale) di 140 centimetri costa 14,99 euro, più un set di 50 palline 11,99 euro, più le luminarie, 24 led 10 euro, arriviamo a 52,98 euro. Infine la Rinascente: gli alberi finti partono da 55 euro e arrivano fino a 430 euro (210 centimetri). Poniamo di sceglierne uno che si ponga un po’ sopra la metà del listino prezzi, da 300 euro, aggiungiamo le decorazioni che partono da 3 euro l’una e moltiplichiamo per una confezione da 50, sono 150 euro, infine le luci, 28 light 29 euro, arriviamo a 479 euro. Per il presepe la ricerca è molto più difficile. A meno che non ci affidi alla solita Cina, che, viene da sé, ha capanna, pastorelli, animali e bambinello da 12,50 euro tutto full optional e 99,90 euro che riempie un angolo di soggiorno. Ma assicura anche una vasta scelta di muschio, paglia, legna e dettagli decorativi aggiuntivi a meno di 5 euro.

Ma a parte la zona industriale padovana abitata da commercianti cinesi (molti tuttavia vendono all’ingrosso e serve la partita Iva), si va da un presepe reinterpretato dell’Alessi alla Rinascente tra i 60 e i 75 euro o un prodotto artigianale che si trova nei negozietti del centro che supera le 100 euro e contempla solo la famiglia di Nazareth. «Ho fatto il mio albero di Natale a casa, dignitoso, ma senza spendere più di 50-60 euro» commenta Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom. «Ritengo sia già una cifra importante per fare un albero natalizio. Non giudico il portafoglio di nessuno, la scelta di quanto investire dipende da quello che uno vuole esprimere: la gioia di Natale o la sua potenza economica. Penso siano pensiero e spirito che contano di più. Tant’è che a casa mia le decorazioni sono state realizzate dai miei figli nel corso del tempo e da anni le adoperiamo».

 

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