Natale spento a Padova, continuano le polemiche sulle luminarie mancanti
Le festività 2024 a Padova si presentano meno luminose rispetto al passato. Protesta dei commercianti contro il bando della Camera di Commercio, giudicato iniquo. Bressa: «Quest’anno più luminarie dello scorso. Acc non hai mai partecipato al bando»
Di solito si dice “luci e ombre", ma a Padova è il caso di scrivere buio. Un confronto pesante quello relativo alla presenza delle luminarie se si guarda a dicembre 2023, che sprizzava di luce in ogni zona del centro, mentre il Natale 2024 è a macchia di leopardo: sono tante vie del centro storico rimaste a secco di decorazioni che tanto rallegrano il periodo delle festività.
L'associazione Commercianti del centro (Acc) aveva preannunciato le "tenebre", vista l’impossibilità degli aderenti a partecipare al bando della Camera di Commercio definito discriminatorio e da elemosina.
Strade al buio
La frittata ormai è fatta e le zone “nere" spiccano qua e là tra le vie festose addobbate per attrarre curiosi ed eventuali acquirenti. Niente luci per Ponte Molino e via Dante, l'area si presenta tetra. Stessa situazione al Duomo e nelle vie: Fiume, Sauro, Battisti, San Clemente e in tante altre, che potrebbero però, favorire la visione della volta stellata visto l’assenza di inquinamento luminoso.
«Ci hanno portato a non partecipare al bando, perché con gli "avanzi" non si fanno progetti. Si volevano fare le nozze coi fichi secchi» racconta Massimiliano Pellizzari, presidente di Acc, che con diversi associati aveva portato avanti la protesta, presentandosi al Pedrocchi con tanto di torce illuminando il nome delle strade prive di luminarie.
«Che nessuno si lamenti se il Natale padovano risulta “spento”, privo di appeal. La colpa va addossata a chi ha destinato pochi fondi per le luminarie. Inoltre noi, che non siamo in seno alla Camera di Commercio, ci saremmo ritrovati con un solo progetto da presentare, praticamente con poche migliaia di euro. A quel punto era impensabile addobbare a festa le strade e i nostri associati-ne rappresentiamo oltre 400- hanno preferito non partecipare al bando, perché si sono sentiti presi in giro. Alla fine ci sarebbero forse toccati pochi euro a fronte di una spesa per catena di luce, di almeno 200 euro. Ricordo che alcune strade possono arrivare a costare oltre 7000 euro» sottolinea Pellizzari.
«Spero che tra 365 giorni, le cose possano essere diverse e che l’amministrazione non commetta più errori del genere e garantisca a tutti l’accesso ai fondi con equità. Tutti gli esercenti sono uguali, paghiamo le tasse come quelli iscritti all’ente camerale».
Chissà che l’appello di Pellizzari venga accolto, altrimenti si dovrà chiamare l’assessore del trio comico Marco & Pippo, il famoso assessore Ciano Contin e appellarsi al suo partito “Molto buio, femo ciaro”.
La replica di Bressa
«In realtà le luminarie installate dai commercianti lungo le vie sono di più quest’anno rispetto all’anno scorso: 6.456 metri di strade illuminate contro i 6.181 metri dell’anno prima come certifica l’ufficio tecnico che ne autorizza l’installazione» replica l’assessore Antonio Bressa.
«Basti pensare infatti a intere strade come via Del Santo, via Altinate, via Zabarella e via Santa Lucia che sono tornate a illuminarsi, per fare gli esempi più importanti. D’altronde è normale che il disimpegno di una sola associazione non abbia potuto vanificare il lavoro di tutte le altre, grandi e piccole, e dei gruppi di commercianti che si sono comunque organizzati in autonomia. Il Comune ha messo in campo risorse proprio come l’anno scorso (90 mila euro invece di 100 mila ma che l’anno scorso a differenza di quest’anno per molte realtà servivano per pagare l’iva che invece in questa edizione può essere detratta)».
Prosegue: «C’è da dire per di più che Acc non hai mai partecipato al bando per le luminarie da quando nel 2021 l’amministrazione Giordani ha introdotto questo contributo per i commercianti. Sì, perché prima nessuna Amministrazione aveva mai pensato a questo sostegno. Acc aveva solo indirettamente collaborato con altre associazioni sia interne che esterne alla Camera di Commercio come avrebbe potuto fare anche quest’anno, per finanziare uno o più progetti».
E chiude: «Speriamo che il prossimo anno si aggiungano anche loro all’impegno per una città illuminata a festa che quest’anno come mai è stata al centro dell’attenzione mediatica nazionale e sta registrando il pieno di presenze».
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