Negli otto istituti del CNR l’obiettivo primario resta lavorare insieme

A Padova l'Area di Ricerca del Centro esiste dal 1975 per fornire ai suoi istituti servizi logistici, tecnici, informatici, amministrativi comuni
CADONI - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - AREA CNR
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Il CNR di Padova fa ricerca di frontiera. Un esempio macroscopico, anche per le dimensioni delle sue strutture, è il Consorzio RFX, il cui asse portante è IGI, Istituto Gas Ionizzati, che sta svolgendo esperimenti da capogiro sulla fusione nucleare. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche è la più grande struttura pubblica di ricerca in Italia. Fondato nel 1923, è stato consulente di Governo e ha finanziato borse di studio per la ricerca universitaria.

A Padova l'Area di Ricerca del Centro esiste dal 1975 per fornire ai suoi istituti servizi logistici, tecnici, informatici, amministrativi comuni. Il bello di questo luogo è che favorisce la realizzazione di programmi scientifici locali, nazionali, internazionali. Come quello tra IGI e ICMATE, Istituto di Chimica della Materia condensata e di Tecnologie per l’Energia, che hanno avviato una proficua collaborazione sull’analisi dei materiali utilizzati nell’esperimento RFX-mod.

“L'Area di Ricerca del CNR di Padova offre un’opportunità unica di stretta interazione e collaborazione tra settori scientifici diversi”, spiega Vanni Antoni, Direttore di IGI. “Si tratta di una fortunata convivenza tra realtà complementari che ha creato numerose sinergie”.

L’Area risponde all'esigenza di concentrare in un unico polo diversi indirizzi di ricerca e consentire in tal modo lo svolgimento dei programmi scientifici del CNR, attraverso l’uso di attrezzature e servizi comuni e un migliore coordinamento delle attività.

L’Area di Ricerca accoglie otto istituti. Oltre a IGI che studia i plasmi e ICMATE che sviluppa molecole innovative, superfici funzionali, materiali inorganici e metallici avanzati utili per le tecnologie abilitanti ed emergenti, l'efficienza energetica, la salute, c’è l’Istituto di Neuroscienze (metodi e modelli matematici per la fisiopatologia) che collabora con VIMM, Veneto Institute of Molecular Medicine e Azienda Ospedaliera.

L’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica fa studi sulla stabilità dei versanti, le dinamiche dei corsi d’acqua, l'applicazione di tecniche di telerilevamento in studi ambientali e geo-archeologici.

L’Istituto per le Tecnologie della Costruzione fa ricerca applicata, certificazione e formazione nel settore della costruzione.

L’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali si occupa di inquinamento (sicurezza alimentare, conservazione del patrimonio artistico), di emergenze ambientali (incendi civili e boschivi), di chimica analitica forense, in collaborazione con la Magistratura. Di gas e particelle, con applicazioni alla conservazione dei beni culturali, si occupa, tra le altre cose, l’Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima. Infine il Servizio di Prevenzione e Protezione offre servizi e consulenze al CNR per adempimenti in materia di sicurezza del lavoratore. (s.p.)

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