Nel 2008 il blitz di «Striscia» con la bestemmia in diretta tv

Lite e bestemmia in diretta: protagonista assoluto della gag proprio il regista Mauro Curreri. Accade il 14 febbraio 2008. La bagarre è scoppiata negli studi dell’emittente televisiva «Antenna Tre» a San Biagio di Callalta (Treviso) a causa di uno scontro tra il regista del film «Settanta», Mauro Curreri e l’inviato di «Striscia la Notizia», il padovano Moreno Morello. Per evitare che la situazione degenerasse sono dovuti intervenire i carabinieri della Compagnia di Treviso che hanno riportato la calma e invitato entrambi gli uomini a risolvere la faccenda. Tutto comunque si è svolto sotto gli occhi dei telespettatori durante la trasmissione «Voce del Mattino» condotta da Fabio Fioravanzi.
Alle 8.15, come di consueto, è iniziata la rassegna stampa quoditiana che il giornalista conduce sempre insieme ad un paio di ospiti. In studio c’erano il regista Mauro Curreri e il cantante Federico Stragà, entrambi al centro di polemiche. Il primo accusato di aver girato film lasciando debiti in giro per l’Italia, il secondo finito in un’inchiesta di presunte tangenti per la partecipazione al Festival di Sanremo. Soprattutto Curreri era stato già preso di mira dall’inviato di «Striscia la Notizia», Moreno Morello che aveva più volte raccontato le vicende finanziarie del regista. E Morello si è presentato improvvisamente negli studi di «Antenna Tre». Tra i due è scattato lo scontro che subito si è acceso di toni forti. Sono volati insulti e offese, Curreri ha perso completamente la calma bestemmiando addirittura in diretta. Ed è a quel punto che i redattori di «Antenna Tre», preoccupati che la situazione tra i due potesse degenerare, hanno deciso di chiedere l’intervento dei carabinieri.
I militari sono arrivati in diretta e davanti alla telecamere hanno invitato Curreri e Morello a risolvere la questione in un altro modo. Alle 8.45 la trasmissione «Voce del Mattino» si è conclusa con i carabinieri che hanno «scortato» i due uomini all’esterno della sede dell’emittente televisiva. E c’è stata pure una coda giudiziaria, con denunce da una parte e dall’altra.
Il film “trevigiano” «Settanta» era stato presentato circa un anno prima, nel 2007, con un buon favore di pubblico. Dopo l’anteprima nazionale al cinema teatro Giardino di San Giorgio delle Pertiche, è stato il cinema Embassy ad ospitare l’esordio a Treviso. La pellicola raccontava, da una storia vera, le vicende di una generazione in crisi, ponendo l’accento sulla complessità dei rapporti di coppia: Carlos e Miguel, due amici, entrambi avvocati di successo.
I guai per il regista torinese sono iniziati proprio con quel film, a causa della successiva “rivolta” degli attori ingaggiati che giustamente pretendevano di essere pagati.
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