Nella buca con la moto 17enne trovato morto

L’ha riconosciuto il papà, che aveva dato l’allarme e partecipato alle ricerche Nel buio il ragazzo è piombato con il suo enduro nello scavo di un cantiere
BELLUCO - FOTO PIRAN - VEGGIANO - INCIDENTE MORTALE TRAMBACCHE
BELLUCO - FOTO PIRAN - VEGGIANO - INCIDENTE MORTALE TRAMBACCHE
VEGGIANO. Tragedia inspiegabile ieri notte lungo la strada provinciale “Sementina” che collega Mestrino a Saccolongo, in località Capitello, nel territorio comunale di Veggiano. Dennis Rampazzo, un ragazzo di diciassette anni di Cervarese Santa Croce, ha perso la vita finendo con il suo Fantic Motor Caballero 125 in una buca profonda oltre due metri scavata nella carreggiata chiusa al traffico. L’incidente è avvenuto all’interno del cantiere della ditta Battistella costruzioni srl di Sant’Urbano che, in questi giorni, sta eseguendo per conto della Provincia l’allargamento del “Ponte Rosso”. Una struttura in mattoni dell’inizio dell’Ottocento che creava una pericolosa strettoia nella sede stradale.


Il dramma.
Dennis Rampazzo è stato trovato esanime alle 4.15 di ieri mattina, a circa 4 ore dall’incidente. È probabile che il ragazzo, finendo contro la parete dello scavo, sia stato travolto dalla moto. Vani sono stati i tentativi di rianimarlo. Giovedì sera era partito da casa intorno alle 21 per trascorrere qualche ora assieme agli amici, com’era solito fare. Si era diretto verso Mestrino, senza specificare ai genitori dove aveva intenzione di passare la serata. All’andata aveva percorso una strada diversa da quella scelta per il ritorno, considerato che dall’inizio della settimana la Sementina, all’altezza del Ponte Rosso, è totalmente chiusa al traffico. Il papà Gianfranco e la mamma Daniela Bordin, intorno a mezzanotte, non vedendolo tornare, hanno incominciato a preoccuparsi, anche perché il ragazzo era solito rincasare entro le 24 e, se per qualche imprevisto ritardava, avvisava immediatamente. Intorno all’una la famiglia, visto che al telefonino il figlio non rispondeva, si è rivolta alle forze dell’ordine.


Le ricerche.
I carabinieri della stazione di Bastia, con il supporto dei colleghi di Torri di Quartesolo e, dalle prime ore del mattino di ieri, anche di una pattuglia di Mestrino, hanno avviato le ricerche assieme al papà del ragazzo. Determinanti al fine del ritrovamento del diciassettenne sono state le ricerche attraverso le celle telefoniche. Individuata la cella che ha agganciato il cellulare di Dennis, che era quella di Mestrino, le ricerche si sono concentrate in quella zona. Poco dopo le 4 dopo aver battuto tutte le strade del territorio di confine tra Mestrino e Saccolongo, i carabinieri, assieme al genitore del giovane, hanno percorso anche via Capitello ipotizzando che per tornare verso casa avesse potuto percorrere quella strada, sebbene chiusa per lavori. Giunti nell’area del cantiere, hanno fatto la macabra scoperta.


Il cantiere.
I lavori lungo la provinciale Sementina vanno avanti da circa un mese, ma solo da lunedì scorso la strada è totalmente chiusa al traffico. Le barriere, per evitare che i mezzi entrino nella zona interessata dai lavori, sono due in entrambi le direzioni. Sul lato verso Mestrino, da dove è entrato Dennis Rampazzo per tornare verso casa, gli sbarramenti sono due: uno all’altezza della rotatoria di via Pelosa, dove l’acceso è consentito solo ai residenti, e uno a circa 100 metri dallo scavo, dove in pratica non si riesce a passare senza spostare le transenne. Ieri sia il cantiere che la moto del ragazzo sono stati posti sotto sequestro. Le indagini dovranno stabilire se le barriere erano aperte o se per guadagnare qualche minuto sulla strada del rientro il ragazzo si sia creato un varco per passare con la moto. Ignaro, forse, che negli ultimi giorni la carreggiata era stata tagliata con uno scavo profondo proprio all’altezza della spa destra del ponte. Una buca che purtroppo non ha visto per la totale assenza di illuminazione nell’area dei lavori.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova