Neurologia, nuovo colpo di scena Michieli primario al Sant’Antonio

Nuovo colpo di scena nella tormentata telenovela che sta vivendo da mesi la Neurologia padovana. A sorpresa, con una comunicazione lampo, la direzione sanitaria dell’Usl 16 ha annunciato che da ieri il nuovo primario della Clinica neurologica del Sant’Antonio è Giorgio Michieli, attuale numero uno del reparto “gemello” dell’ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco. Prende il posto del primario dimissionario, Paolo Gallo, rimasto alla guida dell’unità operativa per pochi mesi. Gallo ha chiesto di tornare in via Giustiniani, ma la procedura di trasferimento non è ancora partita. Manca la delibera del direttore generale Claudio Dario, oltre che il parere del dipartimento universitario. Fino a che non verrà portata a termine la pratica del rientro in azienda ospedaliera, la Neurologia dell’Usl avrà di fatto due primari, uno in attesa di andarsene, l’altro appena arrivato. La decisione della direzione sanitaria di via Scrovegni ha lasciato di stucco gli addetti ai lavori: Michieli si trasferirà con l’intero staff al Sant’Antonio, nell’ottica della completa integrazione tra il presidio ospedaliero padovano e del piovese. Una nomina di un ospedaliero, seppure ad interim, che non mancherà di creare qualche mal di pancia ai camici bianchi universitari, dato che la Clinica neurologica del Sant’Antonio è un reparto accademico a tutti gli effetti. La notizia è giunta nel giorno in cui le Neurologie dell’Usl 16 hanno riaperto i battenti dopo gli accorpamenti estivi. Alla riapertura dei letti è arrivato il fulmine a ciel sereno, carico di conseguenze per tutto l’assetto della Neurologia padovana. Paolo Gallo tornerà a lavorare in azienda ospedaliera, nell’unità operativa complessa di Neurologia diretta dalla professoressa Marina Saladini, che ha preso il posto di Leontino Battistin, andato in pensione nel 2011. Anche la Clinica neurologica dell’azienda ospedaliera è ancora orfana di un primario, dato che Saladini, ormai da due anni, è “facente funzioni”. Il rettore Giuseppe Zaccaria punta da oltre un anno il colpo da novanta: vuole portare un prof americano, Maurizio Corbetta, in via Giustiniani. Il magnifico ha avviato la procedura di chiamata per chiara fama, bloccata però dal ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca. Ora però, dopo il «no» senza appello, sembra arrivare un segnale di apertura. Qualora l’operazione riuscisse, si aprirebbe una nuova questione: Giorgio Zanchin, professore di Neurologia, ha vinto il ricorso contro la nomina a primario di Saladini. Secondo il Tar dovrebbe guidare la Clinica. Tutto da vedere che cosa accadrà se e quando Corbetta varcherà la soglia della Clinica neurologica. (fa.p.)
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