«No Ztl in via Dante, il park alla Prandina non è sufficiente»

PADOVA. Dell’estensione della zona a traffico limitato nel tratto di via Dante che va verso ponte Molino, i commercianti non ne vogliono proprio sapere. Nemmeno la valorizzazione di parte dell’area dell’ex caserma Prandina come parcheggio – alla luce dell’accordo per portare la questura in via Anelli – convince i commercianti.
«Via Dante da un paio d’anni è morta. Qui non passa più nessuno e se la renderanno a traffico limitato sarà ancora peggio», protesta Margherita Gnan, titolare del negozio d’abbigliamento per signore “Donna più”. «Io a luglio chiudo. Dopo vent’anni devo abbassare le serrande perché non lavoro più». Secondo la commerciante, che un tempo era titolare anche del negozio d’abbigliamento “Il faro” di via Altinate, la desolazione della strada sarebbe cominciata un paio d’anni fa. «Sicuramente da quando hanno tolto tre linee dell’autobus oltre al diretto piazze. Prima davanti al negozio avevo sempre gente che, aspettando il bus, guardava le vertine e poi magari veniva ad acquistare. Ora la via è vuota».
Il parcheggio alla Prandina non sarebbe una consolazione. «È troppo lontano. Le signore che vengono da me non fanno certo tutta quella strada e non vengono neppure in bicicletta». Per questa ragione uno a uno i negozi storici della via chiudono, sostituiti da nuovi che però per la maggior parte durano solo pochi mesi. «Due tre negozi se ne sono andati, la camiceria qui di fianco è stata aperta 5 mesi poi ha chiuso, tanti sono sfitti», dice David Bombacigno titolare del negozio per bambini “Dolci Ribelli”. «Io sono qui da ottobre ma se dovesse arrivare la Ztl sarei il primo ad andarmene e dopo di me sono certo farebbero lo stesso molti altri».
La via, secondo i negozianti dovrebbe piuttosto essere rivitalizzata. «Il Comune dovrebbe organizzare qualcosa anche da questo lato della città per cercare di attirare gente e dare respiro alle attività commerciali, dopotutto anche questo è centro storico».
Si chiedono nuovi parcheggi, ma non lontani come sarebbe la Prandina. «Le ragazze che vengono da me per il vestito da sposa arrivano sempre una mezzora di ritardo perché non trovano parcheggio. Questo è il grande problema», spiega Anna Maretti dell’“Atelier Maretti”.
Intanto sul park Prandina interviene anche l’Ascom. «Ok l’accordo col Demanio, Ma adesso avanti tutta verso la realizzazione del parcheggio all’ex Prandina per il quale confermiamo la nostra richiesta all’amministrazione di definire una data certa per la sua messa in opera».
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