“Noi siamo infinito” Charlie cambia vita

«Possiamo essere eroi, anche solo per un giorno». Sulle note di “Heroes” di David Bowie, Charlie si sente infinito e vivo. Come se il passato, con le sue perdite e un segreto inconfessabile, si...

«Possiamo essere eroi, anche solo per un giorno». Sulle note

di “Heroes” di David Bowie, Charlie si sente infinito e vivo. Come se il passato, con le sue perdite e un segreto inconfessabile, si fosse distratto per un istante. Charlie, matricola al primo anno di liceo, timido e introverso, è il protagonista di “Noi siamo infinito”, il film diretto da Stephen Chbosky, tratto dal suo romanzo epistolare “The perks of being a wallflower”. Il titolo del libro si riferisce alla condizione del protagonista (Logan Lerman), ragazzo-tappezzeria: si mimetizza sulla parete al ballo della scuola, non alza la mano in classe, legge molto, parla poco. L’incontro con due studenti dell’ultimo anno, Patrick (Ezra Miller), gay di sofferta fierezza, e la sua sorellastra Sam (Emma Watson), schiude l’orizzonte di Charlie verso un nuovo inizio che non dimentica i traumi del passato ma prova ad accettare l’idea che meritiamo di meglio. Delle compilation su cassetta che si scambiano Charlie e Sam, “Noi siamo infinito” ha la poetica nostalgia, ma è anche struggente e arioso, vintage e sorprendente. Come Emma Watson che si sbarazza prepotentemente del suo alter ego Hermione Granger, mostrando gli occhi, i mezzi sorrisi e la sensualità di un’attrice vera. (Marco Contino)

Durata: 111’. Voto: ***½

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