Nuova area Lidl, l’Ascom insorge

La giunta la trasforma in zona commerciale, negozi del centro in rivolta

CAMPOSAMPIERO. «Sarà il biglietto da visita per chi arriva a Camposampiero». È soddisfatto l'assessore Luca Baggio nel presentare, insieme alla collega Rosella Guin, il progetto di trasformazione da zona artigianale-industriale in area commerciale della lottizzazione a est del nuovo Lidl. «Un'area di 20 mila mq, oggi molto più appetibili per attività commerciali che non artigianali o industriali. Perciò da un anno, con la sindaca Katia Maccarrone, stiamo dando seguito alla richiesta di cambio di destinazione fatta dai proprietari di 6 lotti, le società Kegworth e Vibora: vogliono avviare attività commerciali».

Si parla di una possibile palestra per la riabilitazione, negozi per articoli sportivi e altro, ma «prima di tutto», precisa Baggio, «va risolta la questione viabilità». Lungo via Meucci transitano 7 mila veicoli al giorno e un tratto di strada, prima del ponte, è molto sconnesso. «I privati hanno proposto a titolo di liberalità di sostenere a loro totale carico e senza scomputo, la sistemazione della sede stradale e di realizzare una rotatoria all'intersezione tra via Martiri della Libertà e via Da Vinci». «Gli obiettivi sono due: dare nuovo impulso al settore commerciale e completare la sistemazione della circonvallazione sud», spiega Rosella Guin. «Abbiamo già informato i commercianti del centro che non hanno accolto negativamente la novità perché questi negozi non toglieranno loro spazio, anzi porteranno clienti».

I commercianti del centro tuttavia chiedono all'amministrazione progetti concreti anche per loro. «Camposampiero non è ferma; le attività che arrivano e vogliono investire ci sono e abbiamo in cantiere anche nuovi progetti per il centro storico», conclude Baggio.

Dal presidente dell’Ascom padovana Patrizio Bertin, però, giunge una completa stroncatura della zona artigianale-industriale: «Ancora una volta, in cambio di una rotatoria, di una palestrina o di un campetto di calcetto, i Comuni svendono il patrimonio ambientale mettendo a serio rischio un territorio già ampiamente cementificato. La giunta di Camposampiero, approvando un insediamento che danneggerà i negozi del centro per i quali non è difficile prospettare tempi difficili, apre la strada allo spegnimento di tante vetrine. Non si capisce perché, ogni volta che si tratta di dare il via a un centro commerciale, veniamo by-passati. In accordo con il nostro presidente mandamentale Silvano Ruffato avvieremo ogni iniziativa utile non solo a difendere il lavoro dei colleghi, ma anche a evidenziare i rischi che un insediamento come quello prospettato avrebbe sul territorio». Per l’Ascom urge un incontro tra amministrazione e categorie economiche. «Ed è quello che Ruffato ha già chiesto», conclude Bertin, «nella convinzione che si possa ancora contrastare un’ipotesi che l’Ascom non ritiene, in alcun modo, praticabile». (fra.z.)

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